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Benevento – “Solo crampi, sto bene”. Le prime parole sono quelle più importanti. Lorenzo Crisetig sgombra eventuali nuvole grigie e chiarisce che è uscito dal campo per motivazioni futili. Alla ripresa sarà già pienamente a disposizione di Cristian Bucchi in vista della Salernitana, intanto il centrocampista ha parlato del suo esordio in maglia giallorossa e delle sensazioni provate giocando al Vigorito. Di seguito le sue dichiarazioni in mixed zone. 

Debutto – “Sensazioni molto positive, sono contento perché era importante portare a casa questi tre punti. La gara è stata molto complessa da sbloccare perché loro giocavano quasi tutti dietro la linea della palla, difendevano bassi e ci hanno dato qualche grattacapo nella creazione di occasioni da gol. Nel primo tempo abbiamo fatto poco anche per la bravura dell’avversario, ma va benissimo così. Siamo felici di averla sbloccata nella ripresa portando meritatamente a casa la vittoria”. 

Problematiche – “Nei primi venti minuti eravamo un po’ troppo lunghi nei primi venti minuti, non riuscivamo ad accorciare sulla seconda palla e loro recuperavano sempre le distanze facendoci perdere il tempo della giocata. Una volta riconquistata palla il Venezia verticalizzava spesso ccostringendoci a indietreggiare e a far partire l’azione da capo. Questa è una grande difficoltà per chi vuole imbastire un’azione offensiva”. 

Obiettivi – “Siamo una squadra che deve cercare in tutte le partite di fare la gara, ho visto un gruppo unito che vuole ambire a posizioni di vertice. Se non avessi creduto questo non sarei venuto qui, penso che Benevento sia la piazza giusta per la mia carriera, uno stimolo importante per rilanciarmi”. 

Posizione – “Può sembrare una frase fatta, ma gioco dove vuole il mister. Non è un problema giocare davanti alla difesa, da mezzala o altrove”.

Passato –E’ indubbio che quando lasci la serie A non ci resti benissimo, ma quando ho ricevuto la telefonata del Benevento ho subito ricevuto stima e fiducia, esattamente quello che mi serviva in questa fase della mia carriera. L’estate scorsa ero stato già vicino al Benevento, ma parlando con il Bologna decisi di restare lì e giocarmi le mie carte per una maglia da titolare”. 

Cognome – A fine intervista c’è anche tempo per l’extra-campo: “La pronuncia corretta del mio cognome? Accento sulla ‘e’ e ‘g’ dolce finale. Ma chiamatemi come volete, anche Lorenzo. L’importante è raggiungere i traguardi prefissati”