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La problematica idrica di Pago Veiano giunge all’attenzione di Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Ad intraprendere l’iniziativa è stato Giovanni Carpinone, consigliere comunale di opposizione dell’Ente di Pago Veiano. 

L’esponente di “Pagus 2016” sta da anni “seguendo” la specifica questione che si sostanzia in una costante penuria nella disponibilità idrica  non solo limitata al periodo estivo ma, ormai, tangibile anche durante la stagione invernale. 
Una situazione accentuatasi notevolmente negli ultimi quattro-cinque anni, nonostante i 2,5 milioni di euro investiti nel tentativo comunale di riqualificare la rete, con l’80% della popolazione costretto a ripiegare su serbatoi (privati) e pozzi. 
Massima l’opera di sorveglianza sul tema della crisi idrica da parte di Carpinone che, tra le altre, ebbe a promuovere, sul punto, una azione di raccolta firme con le sottoscrizioni poi consegnate al Prefetto. 
Ora, quindi, la missiva alla già citata “Arera”. All’Autorità guidata dal presidente Stefano Besseghini Carpinone ha chiesto di “verificare la condotta dell’Alto Calore e di svolgere una verifica sulla gestione delle risorse idriche nel territorio pagoveianese”. 
Ciò alla luce dei pluriennali problemi e dei periodi, anche plurisettimanali, durante i quali in alcune zone non si registra goccia dal rubinetto. 
“Tale situazione è insostenibile – denuncia l’anche dirigente provinciale di Forza Italia – ed ha ripercussioni per quel che riguarda anche attività produttive e commerciali. Abbiamo sollecitato più volte Alto Calore ma questa non ha posto in campo soluzioni concrete per alleviare il disagio e garantire un servizio continuo ai cittadini, così violando la carte dei servizi”. 
Da Carpinone, quindi, la richiesta di sollecito intervento da parte di Arera anche alla luce di come il perdurare della penuria idrica potrà determinare ripercussioni notevoli dal profilo igienico sanitario.