- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Ne ha avute per tutti Vincenzo De Luca. Nel suo accorato intervento al Rummo per l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell’ospedale ha praticamente difeso il suo operato, appoggiato la direzione di Pizzuti ma, soprattutto, ha parlato delle difficoltà di trovare nuove persone per integrare l’organico nell’ospedale. La figura degli anestesisti è quella più ricercata, le difficoltà per trovare sono tante, diversa è per altre posizioni. Ma c’è un passaggio che ha lasciato di stucco tutti, perchè diretto e senza grandi giri di parole. Il passaggio è quello dedicato ai primari perchè si tratta di altra qualifica che ha dato adito a polemiche in questi giorni. De Luca ci va giù duro.

Bisogna capire che i primari non sono inquadrati nell’esercito, sono dei liberi professionisti che decidono dove partecipare a concorsi e dove lavorare. Un commissario non può bloccare il dottor catapano se decide di andare in un’altra struttura per questione di vicinanza. Lui ci ha dato la disponibilità a darci una mano ma non è che se togliamo il direttore generale al Cardarelli, questo crolla. Facciamola finita. Va via il primario, non muore l’ospedale. Questa è una grande offese nei confronti di tutti i primari che lavorano al Rummo, un ospedale che rappresenta un’eccellenza di fronte alla quale bisogna solo alzarsi in piedi. E’ andato via Catapano, il Rummo deve andare avanti facendo leva sui giovani medici competenti che devono essere affiancati da altri primari. Poi è andato via un altro, quello col nome austro-ungarico (Huscher, ndr), quello meglio perderlo che trovarlo, che, nell’ultimo anno, si è sfiziato invece di risolvere i propri problemi giudiziari. Meglio perderlo che trovarlo”.