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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Rosetta De Stasio, consigliere comunale di “Prima Benevento”.

“Sono stati approvati nella seduta del Consiglio Comunale del 27 Dicembre, con il voto contrario delle forze di opposizione, i debiti fuori bilancio oggetto delle proposte di delibere presentate dall’Amministrazione.
Dovrebbe trattarsi di “debiti imprevisti” a fronte dei quali va disposto il pagamento, trattandosi di “somme dovute” .Possono derivare, ad esempio, da sentenze esecutive di condanna o dall’effettuazione di lavori pubblici urgenti ed imprevedibili. Questo è quanto prevede la normativa.
E’ del tutto evidente, però, che molti dei debiti fuori bilancio approvati nella seduta consiliare potevano essere ridotti nell’ammontare o addirittura evitati.
La maggior parte delle sentenze esecutive hanno definito procedimenti con i quali i pubblici dipendenti hanno impugnato sanzioni disciplinari disposte dall’Amministrazione: le sanzioni sono state tutte annullate dal Giudice del Lavoro. Ciò fa sorgere il legittimo dubbio che si sia trattato di “sanzioni ingiustificate”, e quindi utilizzate come “deterrente” nei confronti di alcuni dipendenti o di alcuni comportamenti, presumibilmente “non graditi” a chi era al governo della città.
Altre Sentenze hanno definito procedimenti instaurati da pubblici dipendenti per ottenere il pagamento di parte del lavoro straordinario prestato : in questi ultimi casi l’atteggiamento dell’Amministrazione lascia quantomeno perplessi. Infatti la maggior parte del lavoro straordinario svolto è stato pagato, mentre per ottenere il pagamento della parte residua, i dipendenti hanno dovuto procedere giudiziariamente. Nei giudizi il Comune di Benevento si è difeso asserendo che “lo straordinario (residuo) non era stato pagato perché non autorizzato”.
Ovviamente tale difesa è del tutto campata in aria: se lo straordinario non fosse stato autorizzato, il Comune avrebbe pagato “illegittimamente” la maggior parte dello straordinario ai dipendenti, commettendo quindi un abuso. Se, invece, era stato autorizzato, non si comprende perché non sia stato corrisposto il compenso per tutto lo straordinario effettuato. E soprattutto non si comprende per quale motivo il Comune dei Benevento, anziché provvedere al pagamento, sia pure tardivo, si sia costituito in giudizio sostenendo una difesa tanto improbabile quanto inverosimile.
Naturalmente ciò ha determinato non solo l’aumento della somma dovuta ai dipendenti per lo straordinario prestato, ed il compenso dovuto ai loro legali, ma anche il “compenso” per gli Avvocati del Comune o per gli Avvocati nominati dall’Ente, compenso da ritenersi del tutto ingiustificato.
Stesso discorso vale per i debiti fuori bilancio derivanti da Ordinanze di Assegnazione del Giudice dell’Esecuzione : in tali caso il Comune non ha provveduto al pagamento di quanto oggetto delle Sentenza di condanna, ma ha atteso che il creditore instaurasse il procedimento esecutivo presso la tesoreria del Comune, con enorme aggravio di spese legali ed interessi.
Purtroppo anche i pochi debiti derivanti da “lavori urgenti” appaiono poco giustificati, considerato che non risulta alcuna prova della sussistenza delle condizioni richieste dalla Legge, e cioè dell’urgenza, dell’indifferibilità e soprattutto della imprevedibilità degli stessi.
Nei miei interventi ho sottolineato con chiarezza quanto innanzi precisato, invitando l’Amministrazione a cambiare metodo, onde evitare che lo strumento tecnico del “debito fuori bilancio” diventi nella sostanza il modo per aggirare ostacoli di ordine burocratico e sostanziale e, in pratica, per fare entrare dalla finestra ciò non può entrare dalla porta.
Mi auguro che d’ora in avanti si percorra una strada diversa all’insegna della trasparenza e della massima oculatezza nello spendere il denaro pubblico. E soprattutto mi auguro che ciò avvenga senza essere costretti a richiedere l’intervento della Corte dei Conti.
La politica alternativa che mi sono prefissa di portare avanti consiste anche nell’indicare metodi diversi nell’amministrazione quotidiana della città, al fine di evitare che il malgoverno imperante da anni diventi purtroppo la normalità”.