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Benevento – Roberto De Zerbi ha anticipato il consueto appuntamento settimanale con la stampa. Il tecnico del Benevento ha incontrato questo pomeriggio gli organi di informazione, in considerazione della partenza per Milano prevista per domani dopo l’allenamento di rifinitura. Sabato sarà invece tempo di campionato, i giallorossi affronteranno nell’anticipo delle 20:45 l’Inter di Luciano Spalletti, mettendo per la prima volta piede a “San Siro“. Questi gli argomenti affrontati nella conferenza stampa del “Ciro Vigorito“.

Defezioni Abbiamo recuperato tutti ad oggi, tranne D’Alessandro. Guilherme e Cataldi si sono allenati per tutta la settimana, la situazione di D’Alessandro richiede ancora del tempo.

CrotoneAver vinto col Crotone aumenta e prolunga la speranza, ma aumenta anche la consapevolezza di poter fare bene. Questo, però, lo valuteremo nel proseguo del campionato. Abbiamo ambizione e consapevolezza che giocando in un certo modo abbiamo la qualità per poter fare bene. Le sfide con Napoli e Roma ci danno la convinzione di potervela giocare a Milano. L’Inter resta una squadra forte nonostante il momento che sta attraversando, allenata da uno dei migliori allenatori in circolazione. Andiamo con l’umiltà di essere inferiori ma anche con la consapevolezza di poter ottenere un risultato che dia una svolta alla nostra stagione.

InterHo visto l’Inter e ho rivisto un paio di volte la partita con il Genoa. Nonostante il risultato ho visto una squadra viva che sa cosa fare. Giocheremo in uno stadio importante, per questo voglio una squadra umile, generosa e che non si fermi a guardare il palcoscenico e il colore delle maglie avversarie. Serve un pizzico di pazzia per credere di poter portare via punti da San Siro. Non considero l’Inter in difficoltà o inferiore alla Roma, abbiamo necessità di fare punti contro chiunque.

SagnaPer caratteristiche può essere l’ideale per giocare a tre sul centro destra. Così come Tosca può essere l’ideale sul centro sinistra. Diventa più complicato per Billong che in carriera ha fatto sempre il centrale, dover uscire sull’esterno è un habitat che non conosce.

AtteggiamentoDobbiamo capire che la partita vive di momenti e tutti i momenti non sono uguali. C’è quello in cui bisogna attaccare in sei e quello in cui difendere in undici, c’è quello in cui bisogna stringere i denti per non prendere gol. Passato quel momento inizia un qualcosa di completamente diverso. Sicuramente ci saranno momenti in cui saremo in difficoltà, bisognerà rimanere concentrati ben sapendo di voler portare a casa un risultato. E’ quello in cui siamo mancati sia contro il Napoli che con la Roma.

CondizioneSicuro ci attende una gara fisica. Se Zenga dice che aveva preparato la partita per sfruttare un nostro calo fisico nel secondo tempo sicuramente ha ragione, ma contro Chievo e Sampdoria abbiamo vinto nel finale. Niente resta più allenante della partita e le scelte vengono indirizzate anche dalla condizione.

ComplimentiMi fa piacere quando i miei giocatori sono contenti di me, a tutti quelli che lavorano fa piacere essere apprezzati e vedersi convincenti. Al di là di questo, mi piacerebbe mettere qualche vittoria dietro l’altra per proseguire in quello che stiamo facendo e per arrivare con maggiore concretezza al traguardo.

CalendarioGuardo tutto, quello del Benevento e quello delle avversarie. Lo faccio per stimolarmi, per rendere fattibile un’idea. Mancano ancora tante partite e tutto è possibile. Guardo soprattutto i giocatori, cosa si dicono e come parlano. Penso a San Siro in questo momento, al contorno che ci attende, dovremo andare no da turisti a passare un sabato sera ma per fare risultato.

SandroHa esultato forse perchè il secondo tempo giocavamo sotto i nostri tifosi, dandoci una spinta ulteriore. Quando si è campioni lo si è prima nella testa e poi nelle gambe e lui è un campione.

IemmelloL’ho inserito per mettere un attaccante in più, perché volevo vincere a qualsiasi costo. Oggi il Benevento non è pronto ad affrontare dall’inizio una partita con due punte, dobbiamo “riciclare” uno dei dei sull’esterno. Alla fine ho messo anche Diabatè proprio perché volevo vincere. Iemmello l’esterno può farlo perchè ha progressione e corsa rispetto agli altri due, è chiaro che è una situazione un po’ forzata e con un risultato di vantaggio non è l’ideale. Coda ha fatto una partita di sacrifico, Diabatè sta meglio e sceglierò in base alla condizione e alla partita.

FisicitàCome batteria di centravanti siamo completi sotto tutti i punti di vista. Non c’è solo il calcio piazzato, quando giochi contro le grandi squadre sono loro a fare le partite e spesso devi sfruttare le ripartenze. Ci sono gare, invece, come quella con il Crotone in cui gli avversari ti aspettano e servono caratteristiche diverse. Abbiamo anche alzato la palla quando è entrato Diabatè e lui è un fuoriclasse in questo. Iemmello è più bravo ad attaccare la profondità, mentre Coda è probabilmente il più completo, quello capace di cacciarti la giocata all’improvviso.

Sandro e ViolaCi danno fisicità,  forse a entrambi manca dinamismo sulla frequenza di passo. Sandro sta facendo benissimo, Viola è un giocatore che adesso fa la serie A alla grande. Cataldi, però, ha fatto bene, Memusahj ha giocato buone partite e Del Pinto ha sempre dato il suo contributo quando è stato chiamato in causa. Anche a centrocampo ho diverse scelte, ho una mia gerarchia ma ho anche possibilità di scelta. 

RitmiLa gara va fatta alzando e abbassando i ritmi. Allenandosi nel modo giusto si può arrivare a tenere il ritmo di Roma per novanta minuti. Se potessi a Milano partirei a duemila all’ora. Il problema non è quello, è saper leggere la partita e capire quando accelerare e quando decelerare. Bisogna tener conto dell’avversario, entrando in partita o mandandolo fuori partita.

ToscaPuò fare sia il terzino che il centrale. Domenica ha fatto bene, un po’ timido inizialmente. I nuovi non giocavano perchè qualcuno aveva problemi fisici e altri dovevano capire il gioco della squadra. Gli allenatori chiedono cose diverse ma lui ha la fisicità e la velocità per giocare in quella posizione, ha impatto e ha piede. Non è un metro e novanta ma se lo era non stava al Benevento.

FormazioneQuesta volta ho idee più chiare rispetto a sabato scorso ma non vi dico nulla.