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Firenze – Al termine della sfida di campionato contro il Benevento, Roberto De Zerbi ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dall’allenatore del Sassuolo dopo la gara contro i giallorossi di Filippo Inzaghi.

PrestazioneNon stiamo benissimo, siamo in sofferenza sotto tutti i punti di vista. Ci stiamo aggrappando con le unghie alle alte posizione. Nel primo tempo siamo comunque migliorati rispetto alle ultime uscite. Nel calcio ci sta di non essere brillantissimi, torneremo a esserlo perché stiamo crescendo e perché stano tornando giocatori importanti. Il fatto di esserci mentalmente per una squadra come la nostra è determinante.

AttaccoDjuricic ha fatto bene con le sue caratteristiche, a lui non possiamo chiedere quello che chiediamo a Caputo e Defrel. Oggi non era al massimo della forma come non lo era Raspadori, altrimenti sarebbe partito lui titolare. Adesso abbiamo la partita di Firenze mercoledì e dovremo tornare i soliti, altrimenti la pagheremo ma questo i giocatori lo sanno.

Classifica Dire che siamo una piccola squadra non è togliere ambizione. Ci sta che il Sassuolo, in superiorità numerica, non vinca contro la Roma e questo non deve essere percepito negativamente. Siamo ambiziosi, vogliamo migliorare l’ottavo posto e vogliamo rimanere il più in alto possibile ma non dobbiamo dimenticarci che tre anni fa siamo partiti con un gruppo giovane, me compreso. Dobbiamo giocare, divertirci e migliorarci puntando al massimo possibile.

CentravantiManca anche Defrel, due anni fa è stato l’acquisto più importante che abbiamo fatto insieme a Chiriches, un altro che mancava oggi. Tolto lui e tolto anche Caputo diventa determinante. Non sono d’accordo sul fatto che oggi non abbiamo fatto bene, a tratti nel primo tempo ci siamo riusciti. Se uno va a vedere il gioco del Benevento, creare tanto contro di loro non era semplice.

CaputoLa sua assenza pesa ma quella di Defrel è ancora più determinante. Senza tutti e due stiamo soffrendo, per questo siamo contenti dei risultati ottenuti. Siamo in una posizione importante nonostante questo, quando torneranno potremo fare meglio.

RossiEro piccolino nell’82’ ma il nome di Paolo Rossi dice tutto. E’ un periodo così, si va a sommare alla perdita di Maradona. Per quelli della mia generazione sono due scomparse importanti.