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Benevento – Conferenza stampa di metà settimana per Roberto De Zerbi. Il tecnico del Benevento ha parlato questa sera davanti agli organi d’informazione, alla vigilia della partenza per Udine. I giallorossi raggiungeranno in anticipo il Friuli, dove domenica saranno protagonisti alla “Dacia Arena” contro la formazione di Massimo Oddo. Questi i temi trattati in conferenza dall’allenatore bresciano, reduce dal primo punto in serie A conquistato alla guida della Strega contro il Milan.

Recuperi – Ciciretti si allenato ma viene da un lungo periodo di stop, bisogna valutare. Antei sta recuperando e avremo l’obbligo di sostituire lo squalificato Cataldi, giocherà uno tra Del Pinto e Viola. Amenteros si è allenato, sta bene, l’ho visto in forma ma Puscas ha fatto una grande partita. Non parto mai con giudizi favorevoli o contrari, chi merita gioca. 

Attegiamento – “Saremo attenti, l’Udinese è una squadra di metà classifica ma ha tutto, forza fisica e giocatori importanti. Noi andiamo con umiltà ma cercando di fare risultato”.

Modulo – Ho detto che avremmo giocato in due modi, adesso stiamo facendo bene con uno di questi, in base ai rientri valuteremo.

De Ceglie e mercato – Cercheremo di fare le cose che servono, siamo in emergenza e gli svincolati vanno presi con le molle cercando di capire il loro stato di forma. De Ceglie è un giocatore di qualità, superiore alla lotta salvezza ma i prossimi giorni ci diranno di più. Ne parleremo con il presidente, adesso c’è la partita e dovremo arrivare alla sfida col Chievo con qualche punto in più.

Esterni – Forse solo Iemmello è adattabile in quel ruolo perchè ha una corsa diversa. Gli altri magari a partita in corso potrebbero adattarsi.

Aspetto psicologico – Si sono allenati tutti benissimo, non dico che sia salito l’umore, sarebbe da stupidi essere contenti del punto, bisogna essere contenti dell’atteggiamento, di come abbiamo lottato e di come ce lo siamo cercati. Deve diventare una costante per il futuro per i novanta minuti. Quando gli altri incontrano il Benevento vorrei si pensasse a una squadra che non muore mai. 

Iemmello – Servono almeno altri quindici giorni e poi dovrà fare un recupero fisico. Puscas aveva bisogno di fiducia, l’avevo considerato poco per quanto ha dato e non me lo aspettavo neanche. A Bergamo ha fatto bene e si è confermato con il Milan. Stesso dicasi di Gyamfi.

TerziniLetizia con quello spirito può giocare ovunque, non è il problema di piede ma di atteggiamento. Ha rischiato e mi piace quando una giocata è produttiva per la squadra. 

D’Alessandro – Ha giocato con Gasperini a destra, gli chiedo di più, di osare. E’ un giocatore che può fare la differenza, non è ancora in condizione e questo lo penalizza. Preferisco gli attaccanti a piede invertito per calciare e favorire il terzino ma lui può giocare su entrambe le fasce.

Questione di attenzione – Non conosciamo il pericolo, ce ne accorgiamo quando prendiamo gol. Quando c’è emergenza l’attenzione deve raddoppiare, bisogna cercare il contatto con l’avversario, bisogna chiamarsi e aiutarsi. Dobbiamo ancora migliorare, questa cosa mi fa arrabbiare molto. Sono contento per Brignoli, è stata una soddisfazione personale che non cancella gli errori ma che può servire come spinta e come riconoscimento. Lui, come Belec, si impegna sempre al massimo.

Chibsah – Deve migliorare, deve limare i difetti. E’ uno che da tutto, è vero che la perde la palla ma poi la riconquista. Servono giocatori con quell’atteggiamento e per questo con me ha sempre giocato. Spero arrivi un momento come quello di Brignoli che lo ripaghi dei fischi e delle critiche che fanno parte della professione.

Record – Tutte queste attenzioni mi innervosiscono, va bene trattare il Milan in una certa maniera, abbiamo pareggiato con il portiere ma abbiamo giocato meglio, tenuto più il pallone. Quando perdiamo mettiamo i record, quando pareggiamo si parla del portiere e questo mi da fastidio. Oggi, però, bisogna stare zitti e avere l’ambizione di mettere record positivi.

Parigini – Gli attaccanti i gol li sbagliano, fa parte del gioco ed è normale. Ha disputato una buona partita, può fare di più. Ha qualità per fare la differenza in questa categoria, deve migliorare negli ultimi venti metri ma la maturità necessaria si acquisisce nel tempo. L’importante è avere sempre lo stesso atteggiamento avuto col Milan.

Udinese – Numeri a parte, a centrocampo ci sarà spazio per giocare, il tempo varierà in base alla pressione dell’avversario. Per il resto non cambierà tantissimo.

Mercato estero – Giocatori italiani o stranieri che hanno già giocato in Italia sono facilitati. Poi dipende dalla qualità del giocatore, indipendentemente dalla lingua. Ci sono poi Paesi che hanno un modo di intendere il calcio vicino al nostro. Nella scelta dei giocatori bisogna inoltre tenere in considerazione il “sangue”. Bisogna fidarsi delle proprie sensazioni puntando su chi abbia voglia di entrare in una situazione di emergenza come questa.