- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Una grande emozione, un onore e un onere. Si racchiude in queste sensazioni la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria allo scrittore e sceneggiatore napoletano Maurizio De Giovanni. Doveva essere cerimonia per due, era previsto anche Pierfrancesco Zazo, Ambasciatore d’Italia a Kiev, ma un contrattempo non gli ha permesso di prendere parte all’evento di Palazzo Paolo V. Si troverà una nuova data.

Spazio a De Giovanni, felice per “essere tornato a casa“, il nonno era beneventano, emozionato durante la lettura della motivazione che ha portato l’intero Consiglio Comunale a votare all’unanimità.

E di questa cosa ne sono orgoglioso, non è facile mettere tutti d’accordo. Da oggi sento una grande responsabilità e sicuramente non riuscirò mai a ripagare per quello che ho ricevuto oggi”.

E da oggi De Giovanni avrà un’ambientazione in più da poter sfruttare per le sue opere.

Io scrivo di crimini quindi spero di scriverne pochi, ma Benevento ha un’ambientazione incredibile quindi non è escluso che possa essere il teatro di qualche mia opera. Seguirò lo sviluppo culturale di Benevento, specie adesso che sta per riabbracciare il teatro Comunale, un gioiello importantissimo nella quale inizierà una stagione che potrebbe far rientrare Benevento in un circuito importante”.

La chiusura, ovviamente, è sullo sport. Il calcio è una delle passioni dello scrittore.

“Io già facevo il tifo per il Benevento, il presidente Vigorito è napoletano e un mio lettore. Devo dire che io osservo tutte le squadre campane e pensare che una tifoseria possa augurare le peggiori catastrofi naturali sulla città di Napoli è qualcosa che mi fa innervosire. Non l’accetto”.