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L’esperienza e la profondità culturale del professore Amerigo Ciervo incontrano la voglia di scoprire e di scoprirsi dei giovani.
Interessante e proficuo incontro quello che, negli scorsi giorni, in vista della Giornata del 25 Aprile, Anniversario della Liberazione d’Italia, si è sviluppato presso l’Istituto di Istruzione superiore “Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti, riferimento guidato dalla Dirigente Maria Rosaria Icolaro.
Un momento che si è andato ad inquadrare nelle attività del curriculo di Educazione civica come predisposto dal Dipartimento di Storia, Filosofia ed Arte.
Illustre ospite, come detto, il professore Ciervo, Presidente Anpi provinciale, che ha portato il suo messaggio e la sua esperienza a servizio dei giovani delle classi quinte del Liceo.
Ciervo, in primis, ha inquadrato il tema della Resistenza in termini storico-temporali evidenziandone la importanza ai fini della nascita della Costituzione.
Il discorso è stato quindi attualizzato con un riferimento alla guerra in Ucraina ed a cosa possa significare resistere oggi.
Un valore che l’Anpi difende e rinnova promuovendo i principi cardine della democrazia.
Attenta e partecipe, la platea ha proposto le personali osservazioni sottolineando, ad esempio, come la nostra Costituzione, per quanto annoverabile tra le migliori e più ricche, abbia ancora molto da vedere realizzato con riferimento ad un effettivo compimento di diritti fondamentali, quale quello afferente, ad esempio, la parità di genere.
Vi è anche, poi, tra gli studenti, chi ha sollevato un discorso “motivazionale”: per cosa possono e devono combattere oggi, le nuove generazioni, che hanno, rispetto ai loro antenati, tutto se non quasi già garantito e “confezionato”?
A conclusione della Giornata, l’invito rivolto ai giovani studenti liceali, che si approcceranno agli studi universitari, da parte della Dirigente Icolaro e del Professore Ciervo, “a curare la preparazione culturale e professionale per essere in grado di comprendere ed interpretare la complessità di questo tempo e di quello a venire per riprenderne le sorti, per costruire e sognare un mondo fondato sulla libertà e la giustizia, sul bene comune e la uguaglianza per tutti”.
“L’impegno attivo, sostenuto dalla capacità di sognare ancora un mondo a misura d’uomo – hanno chiuso i due – diventa un impegno non più procrastinabile”.