- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – Ultima conferenza stampa dell’anno solare per Roberto De Zerbi. L’allenatore del Benevento ha presentato l’intricata sfida casalinga che attende i giallorossi nella giornata di domani contro il Chievo di Rolando Maran facendo il punto sulla condizione fisica, sul momento della squadra e sul mercato del club sannita. Di seguito le sue dichiarazioni. 

CONDIZIONE – Letizia, D’Alessandro e Del Pinto li abbiamo portati in ritiro, ma qualcuno verrà in panchina o non sarà a disposizione. Siamo usciti un po’ malconci dalla gara di Genova. Anche Parigini si è allenato poco, e Venuti ha preso una botta. Ci sono diverse valutazioni da fare.

MORALE – Quando c’è l’entusiasmo del risultato si fa tutto con un po’ più di divertimento, ma quando i risultati mancano è ovvio che sia diverso. E’ difficile per tutti, compreso me, tornare ad allenarsi il martedì con il morale alto. Però il fatto di fare prestazioni come quella di Genova lascia l’amaro in bocca perché il campo ha detto che dovevamo vincere.

GESTIONE – “E’ un momento particolare, parto sempre dalla buonafede delle persone. Dunque anche se un giocatore può essere definito tra quelli in uscita, se lo ritengo pronto lo faccio giocare dall’inizio. Il mercato è sempre in evoluzione, spero sempre che dall’altra parte ci sia la professionalità di giocare sempre a mille. Da qualche parte ho letto il nome dei partenti, ma non li abbiamo ancora fatti con il presidente. Non è ancora delineato niente, qualcuno sicuramente partirà e qualche idea ce l’ho, ma può cambiare già da domani. Fosse solo il mercato il problema non sarei preoccupato, la vera preoccupazione è fare punti”.

MERCATO – Le idee non sono chiare, ma chiarissime. Che la società non le faccia trapelare è giusto, perché alcuni giocatori altrimenti verrebbero subito presi da club piazzati meglio di noi. Non cerchiamo giocatori di passaggio, vogliamo calciatori che si leghino al progetto. Poi ci può essere qualche eccezione, la classica ciliegina, che non vuole legarsi per un lungo periodo di tempo non perché ci chiamiamo Benevento ma perché abbiamo un solo punto. Guilherme lo conosciamo benissimo, Billong anche e gli altri che verranno a integrarsi sono molto seguiti e conosciuti alla perfezione. Il 100% del carattere poi lo si comprende solo se lo si vive a fondo un’intera stagione. Il fatto che siamo solo io e il presidente a fare il mercato facilita il fatto che possiamo avere idee chiare su nomi e ruoli. Poi dipende tutto dalla volontà del calciatore di arrivare, perché per venire qui con un punto in classifica devi avere delle motivazioni forti. Rilanciarsi, mettersi in mostra nel panorama italiano o cose simili”.

VERSO IL CHIEVO – “Cerco di adattarmi sempre ai calciatori che ho a disposizione. L’ho fatto in tutte le squadre che ho avuto e lo faccio anche qui. La formazione è una cosa che va ad evolversi durante la settimana, ma un’idea conoscendo l’avversario e lo stato fisico dei miei calciatori ce l’ho già dall’immediato post-gara precedente. Giocheremo contro una squadra abituata alla categoria, molto fisica. Ma cambia poco per noi, abbiamo giocato bene contro molte squadre meritando qualcosa in più, non vedo perché non dovremmo giocarcela col Chievo. Abbiamo l’obbligo di entrare in campo con questo obiettivo”.

BILLONG – “Non lo conoscevo da vivo, lo avevo visto in TV e avevo dato l’ok sulle caratteristiche e sulle qualità del calciatore. Assumersi le responsabilità sull’acquisto di un giocatore è una cosa delicata. Non avendolo mai visto dal vivo non potevo dare la garanzia al 100% come fatto con altri giocatori. E’ venuto con un atteggiamento eccezionale, è un ragazzo sveglio e intelligente. Poi è chiaro, bisogna vederlo la domenica come tutti gli altri. Sia lui che Guilherme hanno avuto un impatto decisamente positivo”.

CHIBSAH – “Sono contento di lui, come atteggiamento e come giocatore. Poi quando c’è il mercato è aperto possono cambiare tante cose. Non è detto che vada via Chibsah così come non è detto che chi ha giocato sempre rimanga e chi ha giocato poco vada via. La riconferma o meno dipende da tante cose. Oggi dobbiamo essere molto più attenti a questi parametri. Non è solo un aspetto tecnico, ma morale e fisico oltre che di ambizione ciò che andiamo a valutare. Oggi per me non è finito il campionato. Finché non lo dice il campo non lo è, altrimenti vado a casa”.

DE CEGLIE – “Ho letto cosa ha detto. Certe cose a mio avviso andrebbero dette in faccia, mi ha dato fastidio parecchio. Non ha colpito me, ha colpito la mia società dicendo qualcosa che non è vero. Abbiamo qualcosa da migliorare probabilmente, ma è stato di cattivo gusto. E mi fermo qui perché sono maturato”.