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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del capogruppo di “Cerreto Riparte“, Vincenzo Di Lauro, in cui si chiedono delucidazioni “sullo spreco di denaro pubblico fatto dall’amministrazione Parente“.

La nota – “Invece di promuovere la ceramica cerretese, gli amministratori nostrani, prendono i soldi della Regione e vanno a mangiare.
Dove? Ovviamente alla Vecchia Quercia. Infatti, con determina 973 del 13 ottobre danno al noto ristorante di “famiglia” la somma di 5.390€ per la quale si affida, a questo ristorante, il servizio di “ospitalità”.
La determina sta facendo il giro di tantissimi cellulari di cerretesi… e non solo…
In un momento così delicato e di difficoltà per aziende ceramiche avremmo capito se tali cifre fossero spese, nell’ambito dell’ospitalità, in prodotti ceramici e non in pranzi e pranzetti.
Ma una domanda sorge spontanea: è opportuno che il sindaco, per il tramite degli uffici comunali, affidi questo servizio ad un’azienda di famiglia?
E perché proprio alla Vecchia Quercia e non ad altri operatori commerciali di settore (ristoranti, alberghi, B&B) che pur esistono a Cerreto e pur hanno bisogno di essere aiutati dall’amministrazione?
Nulla contro l’azienda nello specifico, ma non era meglio suddividere i 5390€ anche tra altri ristoranti cerretesi, alberghi e B&B che pagano le tasse in questo paese e danno ugualmente lavoro alla gente?
Siamo nel 2023 ed ancora dobbiamo assistere ad atti di arroganza e di favoreggiamento degni di un paese medioevale. Ancora una volta si proteggono gli interessi di qualche solito raccomandato contro gli interessi di altri cerretesi.
Questo sarebbe “il nuovo modo di amministrare” promesso dall’assessore Trotta e dal capogruppo D’Andrea?
Questo sarebbe “il nuovo corso” promosso dai “rinnovatori” ?
Come gruppo consiliare esprimiamo totale disapprovazione per la scelta fatta, scelta non opportuna che denota come gli amministratori pensano più agli interessi personali che a quelli del paese.
Chiederemo, per tale ragione, documentazione inerente questi “servizi di ospitalità” e, cosa ha determinato il motivo della scelta di affidare l’incarico alla Vecchia Quercia e non ad un’altra azienda cerretese.
Per il resto, il tutto si commenta con enorme e triste desolazione…”.