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Benevento – Pioggia di soldi e rischi ad essa annessa. Il tema affrontato nell’incontro che si è tenuto questa mattina presso il salone della CGIL di Benevento, luogo nel quale si è parlato di ‘Economia Nascosta’, quell’economia che esiste e che naviga sott’acqua. Una sorta di seminario, come è stato più volte sottolineato, al quale hanno preso parte il procuratore della Repubblica, Aldo Policastro, il professore Riccardo Realfonzo, economista di Unisannio, Michele Martino del coordinamento Libera, Jean Renè Bilongo, presidente della Fondazione ‘Placido Rizzotto’ e Nicola Ricci, segretario generale CGIL Campania. L’incontro è stato moderato da Luciano Valle, segretario generale CGIL Benevento.

Nell’economia sannita – ha iniziato il Procuratore Policastroesiste la criminalità ma non ai livelli delle altre città della Campania. Si tratta di una presenza silente e poco visibile ma che ha una realizzazione in tema di riciclaggio e nella gestione delle imprese con casi di caporalato che, per certi versi, rappresentano un’economia nascosta. E proprio sull’aspetto di cui si è parlato oggi, non si possono non inserire anche l’evasione fiscale e l’impiego di risorse per acquisire impianti e terziario a prezzi non di mercato”.

Il Pnrr, secondo Policastro, rappresenta una grande risorsa per la ripresa ma, allo stesso tempo, un campo delicato da tenere sott’occhio.

Sono arrivati e stanno per arrivare denari che questa terra non ha mai visto in vita sua, soldi che, secondo me, finiscono un territorio che ha delle strutture istituzionali non pronte per la gestione e questo rende tutto difficile. Ovviamente come Procura, insieme a tutti gli altri organi di Polizia Giudiziaria e alla Prefettura, ci stiamo attrezzando per fare in modo che questi soldi prendano la direzione giusta e vengano utilizzati per le opere previste da imprese che non operino con un lucro anomalo. Cosa che si è già verificata quando è stata imposta una tassa di presenza sul territorio o di fronte a corruzioni e frodi. Vigileremo affinchè le imprese abbiano il giusto guadagno producendo le opere adeguate. Infine, un occhio di riguardo anche alla sicurezza sui cantieri. Tanto lavoro significa tanta manodopera. Dobbiamo evitare che si trovino scorciatoie per risparmiare sulla sicurezza dei lavoratori”.

Bisogna alzare l’attenzione su questo tipo di economia – queste le parole di Luciano Valleperchè si danneggia il sistema paese e con esso i lavoratori. C’è bisogno dio creare consapevolezza del fatto che la presenza della malavita in questi ambienti genera un danno. Inoltre è l’occasione, ancora una volta, per gridare che la proposta di Salvini in merito al codice degli appalti va a indebolire il sistema di tutela e protezione. Se si affida un appalto in maniera discrezionale e si perde il controllo della filiera, perdendo strumenti importanti come il Durc, rischiamo un tracollo che sarà pagato dai lavoratori”.

Il concetto è chiaro e ripetuto: il Pnrr rappresenta una grande occasione di sviluppo e rilancio per le aree interne.

Benevento – commenta il professor Realfonzoha il record di risorse pro capite ma c’è il grande rischio che queste possono essere intercettate attraverso il perverso meccanismo dei subappalti. Riflettori, quindi, accesi per evitare sperpero e utilizzo inefficiente”.

Uno dei grandi fattori di rischio, inoltre, è rappresentato dal depauperamento della pubblica amministrazione.

Un fattore che genera i ritardi che sono maturati. Negli anni passai abbiamo smantellato la pubblica amministrazione per tagliare le spese e non è un caso se ci troviamo in difficoltà visto che sono state adottate politiche che non hanno avuto rispetto delle competenze. Altro aspetto importante è quello che riguarda il mercato del lavoro. Il Primo Maggio il Governo si è preso la scena col Decreto. Non sono d’accordo con la linea presa, le soluzioni scelte sono discutibili. Probabilmente, piuttosto che pensare al reddito di cittadinanza, bisognerebbe soffermarsi sul rilancio dei diritti e sulla stabilità occupazionale”.

In conclusione, spazio anche a un altro aspetto che ha creato più di qualche polemica: il superbonus.

Va detto che è stato un volano di crescita per l’edilizia, settore che risponde velocemente e crea occupazione. Il problema è che non hanno fatto bene i conti, le risorse effettivamente necessarie non sono state calcolate. Il blocco attuale è un elemento di freno. Ora bisogna accelerare per una buona spesa dei fondi del Pnrr”.