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Campoli del Monte Taburno (Bn) – “La ragione fondamentale del perché mi sono candidato è quella di contribuire al rilancio della nostra amata cittadina“. Inizia così la nota stampa del candidato di Campoli del Monte Taburno, Enrico Macrì, con la lista “Campoli è Futuro“, candidato sindaco Salvatore Caporaso.

Ho sempre basato la mia conduzione di vita, nel cercare di aiutare, fornire agli altri soluzioni per le loro problematiche “scolastiche” e non. La mia attività sindacale poneva degli impegni e degli obiettivi in cui al centro del mio pensiero e del mio “modus agendi” era il LAVORATORE. Ho sempre fatto questo con passione e dedizione, ripagato con un semplice “grazie” che, per me, rappresentava e rappresenta la giusta “retribuzione” per l’impegno profuso.
Sono stato coinvolto in questo progetto, basato su progettualità e contenuti sui quali è possibile investire. Bisogna lavorare in prospettiva ed in sinergia, – continua Macrì –  senza tirarsi mai indietro per un unico obiettivo, anzi due: Campoli e i suoi cittadini. A me non piace guardare dietro e dire o criticare l’operato altrui, io guardo davanti a me, riscontro le problematiche della popolazione ed appongo delle soluzioni per un scopo ben preciso: il benessere della gente campolese, oggi, domani e per sempre!

Maggiore attenzione vorrei focalizzarla su tre punti: l’associazionismo, le politiche sociali, la scuola. Campoli ha imparato a conoscermi per il mio massimo impegno che in passato c’è stato nel mondo sportivo, sia in qualità di allenatore della terza categoria – prosegue il candidato –  e sia come presidente nell’anno della sfida col Castelpoto per la promozione in seconda. Il tridente educativo sociale è un discorso che non va improvvisato, ma programmato sia entrando nel mondo della scuola, favorendo attività educative sportive ed in quello dell’associazionismo in generale. Campoli deve avere, da questo punto di vista un corpus unicum per poter dare risposte efficaci ed efficienti“.

Ed è proprio con la scuola che la nostra azione amministrativa e operativa deve rapportarsi con intensità quotidiana. Va monitorata costantemente , per un confronto ed un assolvimento degli impegni con tutti gli attori educativi, per permettere alla realtà formativa di camminare, senza alcun problema, sul giusto percorso. Tutte le forniture scuoaligienico sanitarie e di sostegno didattico devono essere di concreta competenza del Comune, che deve supportare la nostra scuola come il “Buon padre di famiglia”, termine di deontologia giuridica, che fa intendere un comportamento altamente significativo di sostegno alla crescita. Il Comune deve essere garante di tutto ciò, questo anche a costo di impegnare l’indennità di carica degli amministratori. A questo deve essere aggiunto un programma formativo extrascolastico che l’amministrazione comunale deve e può poter integrare, collaborando con l’istituzione scolastica, grazie ai contributi che l’Europa indirizza annualmente ai vari Paesi dell’Unione“.

“In merito alle politiche sociale, è importante intensificare i rapporti con l’Ambito B3 che produce decine di progetti l’anno per gli interventi sociali a vantaggio delle persone meno fortunate. Questa, è un’opportunità che va perseguita con continua presenza e progettualità, come ad esempio stipulare un progetto con il Banco delle Opere di Carità per aiutare mensilmente, con aiuti concreti, le famiglie bisognose della nostra comunità. Tanti altri atti di utilità sociale, come campi estivi, organizzati e gestiti, in strutture appositamente idonee di supporto a tali attività e di coordinamento. All’uopo, c’è la concreta possibilità di attivare progetti, – conclude Enrico Macrì –  con agenzie specializzate del settore, per animatori di campi estivi e soprattutto di villaggi turistici. Ho tantissime altre cose da dire, però ne parlerò dopo il 21 settembre“.