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Benevento – Ormai non ci sono più dubbi. L’esame del Dna condotto dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli, coordinati dal magistrato Assunta Tillo, ha accertato che il corpo carbonizzato ritrovato lo scorso 4 maggio tra Cautano e Tocco Caudio, sul monte Taburno, è quello di Valentino Improta, 26enne di Montesarchio indagato per la rapina che è costata la vita a Giovannandrea Parente. Rapina per la quale è stato arrestato nei giorni scorsi il 49enne Paolo Spitaletta.