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Benevento – Venti minuti senza lasciare il segno. La prima di Diego Farias con il Benevento non è stata certo da incorniciare. Gettato nella mischia contro il Parma, il brasiliano non è riuscito a incidere sulla contesa, anzi nel finale di partita, quando si aspettava l’assalto giallorosso alla porta di Buffon, sono stati i ducali a lasciarsi preferire.

Colpa di una condizione fisica deficitaria, un gap da cercare di colmare in fretta per fornire il proprio contributo alla causa della Strega. Occorreranno tempo e pazienza, ma se la seconda non rappresenta un problema allo stato attuale, quello che rischia di mancare è proprio il tempo perché domenica il Benevento inaugurerà il tour de force che lo porterà fino a marzo inoltrato, vale a dire all’ennesima sosta del campionato. Dieci partite in un mese, roba da stakanovisti.

Si comincerà dal “Via del Mare” di Lecce, campo che Farias conosce bene per averci giocato nella stagione 2019/20. Era la squadra di Fabio Liverani, retrocessa in serie B al termine della stagione. Quella in cui giocavano anche Jacopo Petriccione e Gianluca Lapadula, oggi compagni nel Sannio seppur con destini opposti. Diciotto presenze e due reti: una in trasferta al Torino e una in casa al Bologna. Un’annata sfortunata, condizionata da tanti problemi fisici e conclusa con il ritorno al Cagliari, prima di fare nuovamente le valige con destinazione La Spezia.

Difficile, se non impossibile, ipotizzarne un inserimento dal primo minuto domenica. Fabio Caserta dovrà centellinarne l’impiego, dando al ragazzo di Sorocaba un minutaggio costante di partita in partita, permettendogli così di ritrovare una condizione fisica accettabile. Più facile prevedere un inserimento in corso d’opera del 31enne, tornato tra i cadetti sei stagioni dopo l’ultima esperienza con il Cagliari. Quell’anno furono 14 le reti in 34 presenze, il Benevento si accontenterebbe di molto meno, a patto di ritrovare in fretta la necessaria brillantezza.