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Un’edizione importante, questa del Vinitaly, che La Fortezza ha voluto cogliere per presentare l’ultima nata, la linea Verso. Quattro nuovi prodotti di eccellenza, il bianco Suarè, generato da fiano, greco e aglianico vinificato in bianco con un leggero passaggio in legno che ne fanno un vino strutturato, corposo con un sentore spiccatamente minerale e salino;  il rosso Truman, una fusione di aglianico, piedirosso e camaiola per un risultato pieno, elegante e avvolgente e i due spumanti Tremièn, realizzato con uve di Fiano, Falanghina e Aglianico vinificato in bianco e  Ussiè, il rosé ottenuto da uve di Fiano e Aglianico. Questi ultimi realizzati utilizzando il metodo classico con una  raccolta delle uve, che avviene tra l’ultima decade di agosto e la prima settimana di settembre. Una scelta che  permette di raccogliere un’uva caratterizzata dal sapore finale più fresco, con una buona spalla acida e con il giusto grado alcoolico. 

Questi i nuovi vini che esprimono al meglio il potenziale dei terreni su cui sorgono i vigneti della cantina, collocati a Torrecuso sul versante est del parco regionale del Taburno-Camposauro, nella provincia di Benevento. La loro qualità è il risultato di importanti fattori: vocazione vitivinicola, sostenibilità, biodiversità, tecnologia e sapienza enologica.

Come dichiara Enzo Rillo, l’imprenditore patron di ‘La Fortezza’: “Questi vini declinano l’anima profonda del Sannio in sorsi moderni. Ottenuti da vitigni storici, nascono come segno di amore verso una terra unica e per la mia famiglia, che questa terra ha sempre lavorato e tutelato.

Enzo Rillo – Titolare de La Fortezza

Per noi di ‘La Fortezza’ è un atto di profonda sensibilità e di grande rispetto verso tutto ciò che ci circonda, frutto di sperimentazioni lungimiranti. Vini dal fascino antico ma dal volto moderno, figli di una rivoluzione consapevole. Una scelta responsabile,  che nasce dalla conoscenza profonda di ciò che si vuol plasmare, spinta dall’entusiasmo di trovare insieme, e non individualmente, la strada da percorrere per incrementare la reputazione del  Sannio”.

 

I vini della linea Verso saranno presentati, al pubblico nazionale ed internazionale del Vinitaly, presso lo stand de La Fortezza (padiglione 6 stand E1), in occasione di un evento di degustazione dedicato, curato dal giornalista Luciano Pignataro,  lunedì 11 aprile alle ore 15.

“Con questa nuova linea – dichiara Antonella Porto Managing Director della Cantina – desideriamo veicolare la forza del legame col territorio ad un pubblico che desidera vini di qualità ed esperienze di consumo appaganti anche dal punto di vista emozionale che gli amanti del vino potranno sperimentare a partire da ottobre prossimo quando la linea entrerà in distribuzione”.

La realizzazione della  nuova linea ha coinvolto diversi aspetti, a partire dalla scelta dei naming in lingua dialettale, che creano un legame forte con la terra d’origine. La creatività dell’etichetta riporta il testo di una poesia per coinvolgere il consumatore in un’esperienza di condivisione unica, che chiede attenzione e dà in cambio atmosfera e significato.  Come il vino è un estratto della terra che si produce e si porta nel mondo, allo stesso modo la poesia è il risultato di una distillazione che fa affiorare una verità universale in cui chi legge si riconosce e di cui il lettore può far uso nel riconoscere un proprio stato dell’essere. Così come il vino viene fatto perché altri lo bevano, anche la poesia viene composta perché altri la leggano e in essa si riconoscano. Naturale conseguenza, l’attribuzione alla linea del nome ‘Verso’.

“La Linea Verso ben rappresenta gli elevati standard qualitativi coi quali operiamo – prosegue Antonella Porto – per posizionarci sempre più come azienda di riferimento per la valorizzazione delle specificità e distintività territoriale. Una vitivinicultura di qualità che, in pochi anni ha portato i nostri vini a risultati importanti in Italia e nel mondo come dimostrano le numerose menzioni nelle principali guide del settore, le medaglie e i premi ottenuti nel corso degli anni”.

Antonella Porto – Managing Director de La Fortezza

 

Aggiunge poi Antonella Porto: “Insieme alla nuova linea, sarà presentata tutta la produzione della Cantina riproposta con un nuovo progetto di brand identity , che a partire dal restyling del logo La Fortezza è stato declinato anche sulle altre linee di prodotto fra le quali: la Linea Classica dei  DOC e DOCG, la linea Impronta e le  “bollicine”.

 

La Fortezza _ Company Profile

La Fortezza inizia la sua storia in tempi recenti sapendo di affondare le radici a Torrecuso, nel beneventano ai piedi del parco del Taburno-Camposauro, un territorio storicamente vocato alla produzione di grandi vini. Terreno, esposizione, altitudine e ottimi vitigni si sommano all’amore per la terra natia di Enzo Rillo, patron di La Fortezza, già imprenditore di successo in altri ambiti (costruzioni, sicurezza stradale, tessile). Spinto dal desiderio di creare un’azienda espressione del legame con le sue origini, Enzo Rillo in poco tempo è riuscito a portare i vini de La Fortezza a risultati importanti in Italia e nel mondo. Tutte le etichette, infatti, riscuotono grande favore di pubblico e molte di queste, il riconoscimento degli esperti e addetti ai lavori come dimostrano le numerose menzioni nelle principali guide del settore e le medaglie e i premi ottenuti nel corso degli anni. Il più premiato in termini di volte e di varietà di riconoscimento è il bianco doc ‘Falanghina Sannio-Taburno’ con un palmarès di quindici titoli conferiti negli anni tra gli altri anche da ‘Merano Wine Award’, ‘Vinnaya Karta Open’, ‘Decanter World Wine Award’, dalle guide ‘Gambero Rosso’, ‘Berebene’. Blasonate molte altre etichette della cantina gli ultimi, in ordine di tempo, a salire sul podio: il pluripremiato ’Aglianico Enzo Rillo 2017’ che ha ottenuto il titolo di ‘Primo Miglior Vino Rosso’, conferito dall’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2022’ e l’Aglianico del Taburno DOCG Enzo Rillo, riconosciuto fra i 50 migliori vini rossi al mondo del 2022 da Wine Pleasures.

Tra i vitigni che caratterizzano la produzione vitivinicola di La Fortezza c’è l’Aglianico del Taburno che, grazie ad un’accurata selezione in vigna, consente la produzione di vini di altissimo pregio. Altro vitigno è la Falanghina del Taburno i cui filari godono di una esposizione eccellente per ottenere uve ottime già in natura. Completano l’allevamento le vigne di Greco e di Fiano e Piedirosso da cui provengono vini eccezionali.

Da queste viti e dal sapiente lavoro in cantina, nascono sette linee per un totale di ventidue referenze. Tra le principali, la linea ‘Verso’, l’ultima creazione della cantina, con quattro vini bianco, rosso e spumanti bianco e rosato; la linea ‘Classica’ con sette etichette che si fregiano della denominazione DOCG o DOC; la nuova linea ‘Bio’ e la prestigiosa linea ‘Bollicine’. Per quanto concerne la produzione di spumanti, La Fortezza ha un sistema di spumantizzazione interno capace di produrre ottime bottiglie sia con ‘metodo classico’, sia con ‘metodo Martinotti-Charmat’. Questi processi necessitano di competenza enologica e di un’adeguata tecnologia, elementi che contribuiscono a definire la qualità della produzione insieme alla scelta di coltivazione orientata ad una agricoltura rispettosa del territorio e finalizzata alla sua conservazione ambientale.

L’azienda ha infatti aderito al progetto ‘Buona pratica agricola’ che fa riferimento a regole di gestione ecocompatibile e sostenibile delle attività agricole al fine di produrre una materia prima di alta qualità e salubrità. Per salvaguardare l’ambiente, La Fortezza si avvale di sistemi all’avanguardia come la fertirrigazione che consente di eseguire i dovuti trattamenti solo in caso di effettiva necessità. 

La Fortezza è anche una meravigliosa tenuta che si compone di due strutture. La villa, con ampi spazi aperti e una splendida vista sulle alture dell’Appennino ospita eventi, degustazioni e tour in vigna ed è separata dalla parte produttiva da due scenografici portoni in stile medievale. L’architettura della cantina con volte a botte scavate nel tufo e rivestite di mattoncini nella zona di invecchiamento del vino, è essa stessa emblema della filosofia di La Fortezza che si ispira alla perfetta fusione tra storia, natura e moderna tecnologia. Il locale di lavorazione dove si trovano i macchinari per la vinificazione, la sala di imbottigliamento ed etichettatura, i serbatoi in acciaio, il magazzino e la zona di affinamento e produzione dello spumante metodo classico completano la cantina che attualmente vanta un potenziale produttivo di circa un milione di bottiglie annue destinate al mercato italiano e oltreconfine. L’estero è infatti, una voce ben presente nel bilancio con l’export che copre il 25% del fatturato e una presenza sui mercati di Cina, Stati Uniti, Giappone, Canada, Svizzera, Francia e Spagna. In una prospettiva di potenziamento e crescita, La Fortezza punta a raddoppiare la produzione anche grazie all’acquisizione di nuovi terreni e l’aumento di superficie vitata.