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Benevento – Di una ha vestito la maglia, dell’altra è stato allenatore. Oggi, in attesa di una nuova chiamata, Giuseppe Galderisi passa il suo tempo a fare l’opinionista Rai. Nanu conosce bene sia il Benevento che il Verona e chi meglio di lui può provare a presentare il confronto in programma domani pomeriggio. Al “Ciro Vigorito” è rimasto per soli sei mesi, prendendo la squadra in corsa durante il campionato 2010/11. Proprio da quell’esperienza parte il racconto al quotidiano veronese L’Arena.

Fu una stagione importante subentrai ad Agatino Cuttone sul finire del 2010 e portai la squadra a giocarsi i play-off promozione per la serie B, poi persi in finale con la Juve Stabia“, riporta il giornalista Gianluca Tavellin, “bel pubblico bei giocatori, poi non mi fermai ma la gente mi vuole ancora bene. Si ricorda di me e questo fa piacere“.

Un affetto che, tuttavia, non gli farà cambiare idea in vista del confronto diretto di serie A. Galderisi ha già scelto per chi fare il tifoso tra i giallorossi e i gialloblu. “Verona è nel cuore ma a Benevento sarà dura. De Zerbi fa giocare molto bene la squadra e hanno rischiato di fare il colpaccio o quantomeno di uscire da San Siro con un pari al termine del match con l’Inter. È chiaro che per loro è une delle ultime chance. Non vedo una partita da tripla. Per me o vince il Benevento o, come mi auguro, l’Hellas“, ammette in un’altro passaggio dell’intervista il tecnico salernitano classe 1963, “è una tappa fondamentale. Spetta a Pecchia ed ai suoi ragazzi il compito di studiare l’avversario di turno ma loro devono giocare ogni gara alla morte. Che sia a Benevento, a Torino con la Juve o in casa con la Spal, i gialloblu non devono fare calcoli e ottenere il massimo da ogni gara da qui alla fine del campionato. Dico che la vittoria sui granata è stata fondamentale. Ho fatto un saltino sulla sedia quando Valoti ha fatto il secondo gol. Giuro“.