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Sulla questione Gesesa è sempre caldo il fronte della polemica. Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri ad Anteprima24 dal consigliere comunale d’opposizione Italo Di Dio (leggi qui), a replicare oggi è l’esponente della maggioranza, e capo della segreteria politica del sindaco Mastella, Giovanni Zanone. Che dichiara:

Il consigliere Di Dio, che da censore del giorno dopo ci dà lezioni di democrazia, è veramente singolare. Addebita alla nostra amministrazione mancanza di democrazia circa il referendum sull’acqua pubblica. Di Dio dimentica che, per dieci anni, il suo partito ha gestito la Gesesa in tutti i modi. Non si è mai chiesto se l’acqua fosse più o meno pubblica; importante era la gestione, la sola gestione clientelare. Ora, da quando lui e il suo partito sono finiti all’opposizione, riscopre una vena francescana e ci spiega la “Laudato si”. Strana conversione, precipitosa e di convenienza. Per noi l’acqua è un bene comune e tale rimane. Ma la gestione, nell’interesse dei cittadini, va fatta con una gestione mista pubblico – privato“.

Ma Zanone non si limita a rispondere a Di Dio. Il consigliere di maggioranza prosegue la sua nota replicando anche alle due esponenti del Movimento Cinque Stelle (leggi qui) Marianna Farese e Anna Maria Mollica, intervenute nell’immediato post – consiglio.

Quanto alle consigliere Cinque Stelle, – prosegue Zanone – sono semplicemente ridicole le loro considerazioni. Noi, a Benevento, facciamo le stesse cose che fanno la Raggi ed i grillini a Roma. Lo sanno, o fanno le verginelle, che la Gesesa è una società del Comune di Benevento, che è minoritario come quote azionarie? Ma il Comune di Benevento è, di fatto, in società col Comune di Roma, che invece è maggioritario. L’Acea è, infatti, una partecipata del Comune di Roma. Andate a protestare contro la Raggi. Siate serie. Attaccate infelicemente il Comune di Benevento e non quello di Roma. Che ipocrisia!”