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Nella giornata internazionale delle donne il Festival filosofico del Sannio non poteva aver ospite migliore e più gradito di Dacia Maraini, scrittrice, saggista, poetessa tra le più importanti del secondo dopo guerra in Italia e non solo. 

Tutto lo staff dell’associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”, guidato da Carmela D’Aronzo, in un teatro San Marco sempre gremito di studenti, ma non soltanto, perché c’erano anche donne di tutte le età, ha accolto la Maraini con grande affetto e calore. “E’ una cara amica del Festival – ha rimarcato la D’Aronzo – ormai per l’ottava volta e qui con noi”. Stavolta il tema, nemmeno a dirlo, erano le donne e la libertà (leitmotiv di tutta la kermesse filosofica).

“Donne e libertà: una rivoluzione ancora incompiuta” l’incipit della giornata e dell’incontro con la Maraini che sul punto ha evidenziato: “Le cose da noi (riferendosi al contesto italiano) vanno abbastanza bene. Ci sono donne che per la prima volta sono approdate a posti di grande importanza e rappresentanza. Ma purtroppo il mondo è diventato piccolo e non possiamo più pensare di essere isolati da quel che succede in altri luoghi. Tutto quel che ci succede ci riguarda. Il fatto di sapere che in Iran ci sono donne che si battono a costo della vita, semplicemente per godere di diritti essenziali è un tema che ci riguarda molto. Non possiamo far finta di nulla. Da noi le donne fortunatamente oggi godono di tanti diritti ma non sono piovuti dal cielo, ci sono volute tante lotte. E’ stata una battaglia che è durata tanto tempo. Il problema è che quando emergono dei diritti si mettono in discussione altri privilegi e molti non sono d’accordo. Alcuni uomini capiscono e si adeguano, altri non capiscono. Il femminicidio è semplicemente chi non vuole accettare l’autonomia e l’indipendenza delle donne. Il percorso è ancora lungo perché viviamo ancora in una cultura e in un regime patriarcale. Non ne siamo ancora usciti del tutto” ha concluso la scrittrice fiorentina. 

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del Comune di Benevento portati nell’occasione da due donne. Dapprima ci ha pensato l’assessore alle finanze, Maria Carmela Serluca che ha mostrato, anche con un filo di emozione, il suo piacere ad incontrare la Maraini con cui ha voluto immortalarsi in una foto. Poi è toccato ad un altro assessore, quella alla alla cultura, Antonella Tartaglia Polcini, non solo salutare istituzionalmente la scrittrice, ma anche partecipare al piacevole dibattito che ne è nato con la professoressa Carmela D’Aronzo e con il filosofo Eugenio Gurnari che accompagnava la Maraini in questa sua tappa beneventana.