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Benevento – “Lavoro, diritti, Stato Sociale“. Questo lo slogan con il quale anche a Benevento, ai piedi dell’Arco Traiano, si è celebrata la Festa del 1° maggio, dedicata ai lavoratori ma nel Sannio, come in altre zone del Paese, a regnare è il precariato. Un retrogusto amaro, dunque, per quello che sarebbe dovuto essere un giorno di festa.

Come da tradizione, l’evento è stato organizzato dalle tre storiche organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Questa mattina, anche il Liceo Guacci ha voluto essere a fianco del mondo del lavoro. Presenti alla manifestazione il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e i tre segretari provinciali sindacali, Luciano Valle, Mario Melchionna e Luigi Simeone, i quali hanno dato vita a un dibattito sul tema del lavoro. A presentare la giornalista Imma Tedesco.

Il primo cittadino  Clemente Mastella, aprendo la mattinata, è stato molto schietto: “C’è una disattenzione incredibile sui temi del lavoro e dell’economia reale. E’ vero che il Pil è aumentato ma di pochissimo. La grande efficienza, la grande capacità di questo Governo dove sono? L’impegno a debellare la disoccupazione dov’è finito? Il Governo è latitante nel Mezzogiorno d’Italia. Non c’è spesa, non c’è investimento pubblico, questo è il vero dramma sopratutto per le zone interne: occorre fare un repulisti generale sulle politiche che ci sono”.

La parola è poi passata ai sindacati. Valle ha condiviso le costatazioni sollevate da Mastella e ha attaccato il Governo, affermando che si vogliono solo dividere i cittadini: “Lo ha fatto con l’Autonomia differenziata, con il federalismo, con un regionalismo spinto. Noi come sindacato abbiamo con forza ripreso un’unità sindacale che è indispensabile in questo momento di divisione, mettendo il ceto debole contro quello meno debole. Serve unità. Il sistema fiscale deve essere equo giusto e che dia risposte a tutti i cittadini del paese”.

Il segretario della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna, si è soffermato sugli allarmanti dati della disoccupazione in Campania: “I disoccupati hanno raggiunto il 33,4%. Mentre a Benevento siamo al 25,4%. I giovani sanniti disoccupati ormai sono al 57%”I cittadini che hanno lasciato il Sannio dal 2008 sono circa 8 mila e 3 mila di questi sono giovani” . Per il segretario, nonostante il reddito di cittadinanza, mancano le prospettive solide per la creazione di lavoro. “Bisogna fare prevenzione  nei luoghi di lavoro. Le morti bianche nel 2018 sono state 1.133 in Italia, in Campania 133 e a Benevento, fortunatamente, si è registrato un solo caso. I dati sono terribili”, ha proseguito Melchionna“il reddito di cittadinanza non serve. A Benevento si sono registrate circa 4.500 domande mentre di quota 100 per le pensioni anticipate se ne sono registrate 555. In Campania occorre il lavoro, troppe aziende sono in crisi. Il Governo litiga soltanto”. Il segretario Cisl, dando appuntamento al prossimo 22 giugno a Reggio Calabria per una manifestazione in favore del Mezzogiorno, ha infine attaccato il Governo Regionale: “Deve smetterla con gli annunci, occorre concretezza. Bisogna spendere i fondi strutturali 2014/20 e programmare i nuovi  2021/2026″.

Ha quindi preso la parola Simeone  della Uil : ” Il Mezzogiorno è abbandonato a se stesso. Lo 0,2 che il Governo vanta è nullo. Le aree interne non vengono toccate. Abbiamo un 57% di giovani che vanno via  e non hanno nessun interesse a tornare. Non si incrociano la domanda con la formazione, non si trova nessun riscontro”.  Dopo questi interventi, la parola è passata alla musica con il concerto degli alunni del Guacci