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Sui danni che l’eolico selvaggio sta producendo alle acque sotterranee della montagna di Morcone interviene Angela Ianaro, candidata alla Camera del Movimento Cinque Stelle nel collegio uninominale di Benevento. La pentastellata, che non manca di lanciare una frecciatina al centrodestra, impegnato “in gossip su vacanze e vacanzieri“, prende spunto da uno studio condotto da Vincenzo Briuolo  e Vincenzo Portoghese, due geologi impegnati in vertenze ambientali.

I due professionisti, scrive la Ianaro, “hanno presentato nei giorni scorsi uno studio (seguito da relazione alla Procura della Repubblica) commissionato dal Comitato in presidio permanente sulla montagna di Morcone, relativo ai danni che l’eolico selvaggio, con le trivellazioni, sta facendo alle acque sotterranee della zona”.

“Purtroppo – sottolinea l’esponente del M5S – la notizia è passata quasi sotto silenzio, preferendo altri dedicarsi al “gossip” su vacanze e vacanzieri, o porsi alla ricerca affannosa di qualcosa nelle altrui biografie”.

Portoghese e Briuolo – prosegue la nota hanno rilevato che le acque interessate sono un patrimonio inestimabile, soprattutto in tempi caratterizzati dalla penuria di risorse idriche”.

La Ianaro cita dunque testualmente un passaggio che ritiene particolarmente significativo: «Gli impianti  – scrivono i due geologi – potrebbero modificare il corso sotterraneo delle falde facendoci perdere per sempre una risorsa preziosissima».

“Nell’ottobre del 2017 – riprende la nota – l’eurodeputato del Movimento Cinque Stelle Piernicola Pedicini, impegnandosi a portare la vicenda sui tavoli di Bruxelles, affermava che c’è una crescita indiscriminata di parchi eolici in zone anche particolarmente rilevanti da un punto di vista paesaggistico, produttivo, naturalistico e storico».

La vicenda morconese – precisa la candidata Cinque Stelle – “è stata seguita dai nostri consiglieri regionali e da nostri parlamentari, come Carlo Sibilia“.

L’articolatissimo programma energetico del M5S si basa sull’autonomia energetica delle comunità locali, sulla sostenibilità e sull’implementazione delle rinnovabili (FER). Bisogna avere sempre la lucidità per distinguere una reale transizione verso una società “post-fossile” e lo sfruttamento selvaggio dell’ambiente che si spruzza un po’ di “green”. Gunter Pauli (sul Blog di Grillo) propone una “rivoluzione dal basso” nel settore, installando turbine eoliche su piloni esistenti”.

Nel nostro programma ambientale è scritto chiaramente che ogni intervento deve essere autorizzato tenendo conto dei seguenti fattori: ambiente e paesaggio; oltre all´uomo, la fauna e la flora; il suolo, l´acqua, l´aria e il clima. È possibile – conclude Angela Ianaro – fare sintesi tra innovazione tecnologica, fabbisogno energetico e tutela dell’ambiente? Io direi di sì, partendo dalle comunità locali. Il grido d’allarme lanciato dal Comitato e dai geologi sull’acqua deve essere ascoltato”.