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E’ grande l’allarme tra la popolazione dell’Alto Tammaro per l’impianto biodigestore della New Vision di Sassinoro. “Non so cosa stiamo respirando”: la sintesi delle paure che attanagliano i cittadini è stata rappresentata dal sindaco Luca Apollonio della cittadina sul confine con il Molisano che ha convocato, d’intesa con il Sindaco della vicina Morcone Luigi Ciarlo e con il Comitato Civico, una conferenza ctampa per denunciare ancora una volta una situazione che è stata definita drammatica. Sono cinque anni che vanno avanti le proteste da parte della popolazione e delle Istituzioni locali e di quelle del confinante Molise per l’impianto di lavorazione dei rifiuti organici che, al termine di una lunghissima battaglia presso la Magistratura amministrativa e nonostante gli esposti in Procura della Repubblica presentati dal consigliere regionale Mino  Mortaruolo e dalla Provincia, è stato realizzato ed è entrato in funzione macinando migliaia di tonnellate annue di organico. Il problema vero è la puzza che si diffonde dall’impianto, che in passato ospitava (non è uno scherzo) un laboratorio di produzione di bare: “Da 1 anno e 9 mesi viviamo in forte disagio per miasmi maleodoranti e nauseaabondi”, denuncia Apollonio, che però assicura che la battaglia contro l’impianto continua.
“Non resteremo a braccia conserte: il disagio non è solo olfattivo. L’impianto produce anche percolato”.
La protesta popolare si sposta dunque e nuovamente sul fronte amministrativo: le comunità di Sassinoro e Morcone non solo denunciano pubblicamente la cattiva gestione di quell’impianto di compostaggio, ma hanno già investito della questione del presunto pericolo per la salute pubblica la Procura, la Prefettura e la Provincia, affermando che la stessa Autorità sanitaria competente abbia già attestato la pericolosità di quella struttura. Il sindaco questa mattina  ha effettuato un lungo excursus sulla vicenda partendo da dicembre 2021 e le attestazioni che dal 1 luglio del 2022 l’Asl affermerebbe che esistono odori nauseabondi anche nel centro abitato.

“Anche i Carabinieri Forestali hanno confermato che la puzza è insopportabile. Sono stati effettuati dei sopralluoghi con l’Arpac per quest’impianti. Abbiamo fatto effettuare dei controlli dell’acqua con 4 prelievi. Il disagio non è solo olfattivo. Abbiamo interpellato gli enti e sia l’Asl che l’Arpac e i Forestali hanno accertato quest’odore nauseabondo in maniera continuativa dal 4 gennaio 2022 fino ad oggi. Siamo preoccupati per la presenza del percolato non solo per la rete fognaria ma anche negli opifici a valle dell’impianto di compostaggio. L’Arpac ha accertato la presenza di percolato con valori alti”.

Il sindaco Apollonio ha spiegato di aver avuto 2 incontri con la New Vision che non hanno prodotto effetti: “Loro hanno sempre minimizzato e hanno chiesto del tempo per adeguare l’impiantistica e quindi minimizzare l’impatto. Le parole sono rimaste al vento. Non si è mosso più nulla”.  E’ intervenuto il sindaco Luigino Ciarlo di Morcone che ha chiosato: “Noi vogliamo chiudere definitivamente questa pagina triste della storia del nostro territorio. Vogliamo denunciare la cattiva gestione dell’impianto da parte di New Vision. La documentazione che abbiamo in mano ci fa essere molto preoccupati. Questo è un progetto che crea problemi. Occorre chiudere l’impianto oppure obbligare i gestori a mettere a norma la struttura per tutte le autorizzazioni necessarie. Abbiamo raggiunto un limite. Siamo pronti anche nuovamente a chiudere la superstrada”. Ciarlo ha infine criticato quei Comuni che prima hanno effettuato proteste contro l’impianto e poi sono andati a sversare nel territorio: “Dovevano essere i sindaci a mettere in evidenza questo particolare e non l’hanno fatto”. Il portavoce del comitato civico “Rispetto e Tutela del Territorio”, Nicola Zacchino ha attaccato: “Questa è una battaglia per la sopravvivenza. Stiamo continuando a monitorare l’area attraverso analisi. Il disagio è evidente, il malessere non è solo di Sassinoro ma anche di Morcone”.