- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Meetup ‘Partecipazione a 5 Stelle’ sulla questione delle presunte incompatibilità di due consiglieri comunali di palazzo Mosti.

“Che in questa città regni l’anarchia (chiunque fa ciò che vuole, quando vuole) è un fatto dimostrato quotidianamente, ma se qualcuno avesse dei dubbi, basti pensare alla questione dei consiglieri “incompatibili” con la stessa carica “perché debitori nei confronti del Comune (debito certo ed esigibile)”: è evidente che qui parliamo dei  casi Capuano e Franzese.

Inspiegabilmente, dalle elezioni del 2016, nonostante la causa ostativa fosse stata riconosciuta quasi subito, il Comune di Benevento, il Sindaco ed il presidente del Consiglio (oltre al segretario generale) non hanno mai voluto/potuto portare in consiglio la questione sperando in una risoluzione in tempi brevi.

Giusto per capirci: altri consiglieri erano nella stessa posizione –Antonio Puzio ad esempio- che ha provveduto a pagare per intero il debito nei confronti del Comune per eliminare cosi la causa di decadenza dalla carica di consigliere.

E adesso il Comune cosa fa? Stralcia la posizione di Mimmo Franzese, perché questi ha chiesto la rateizzazione del debito e parla di un solo caso da portare eventualmente (non si sa quando) in Consiglio: quello di Capuano.

Ciò in base alla normativa vigente non è possibile, finché il debito non è interamente saldato la causa di decadenza del consigliere Franzese rimane, come citato dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali più e più volte.

La  Corte di Cassazione sezione 1, sentenza 27 maggio 2015, n. 10947 ne è un esempio lampante.

Proprio oggi questo Meet Up, nella persona di Felice Presta, ha provveduto a protocollare la richiesta di intervento al Sindaco di Benevento, al segretario Generale ed al Presidente del Consiglio, oltre ad inviare Pec ed e-mail alla Corte di Appello di Napoli e alla Procura di Benevento, per segnalare la questione nella sua interezza, chiedendo un intervento “politico” a tal proposito, ma anche giuridico se nella fattispecie si dovessero ravvisare reati penali quali: omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

Per la questione il Meet Up  chiede contestualmente  l’interessamento dei due consiglieri portavoce al Comune di Benevento (Farese e Mollica) ,nonché ai parlamentari eletti nelle file del Movimento 5 Stelle, sempre attenti alle problematiche territoriali e baluardi della legalità e onestà anche in questa città”.