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Benevento – Le parole di Filippo Inzaghi al termine della gara di Serie B che ha visto il Benevento ospitare il Crotone. L’allenatore piacentino ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Giovanni Stroppa. Questi i temi affrontati in conferenza dal tecnico della Strega dopo la sfida con l’undici calabrese.

Partita – L’avevo immaginata così. Oggi sono molto felice, inutile nasconderlo. Abbiamo perso Caldirola, Tuia e Volta e l’emblema di questa partita è Gyamfi. Non abbiamo concesso nulla al Crotone, Gyamfi è l’esempio della voglia e dell’abnegazione di questa squadra. Non ho più parole, i ragazzi sono incredibili. Con i Gyamfi si vincono i vincono i campionati, un ragazzo che non ha mai battuto ciglio quando non giocava e oggi invece sembrava Franco Baresi. Potevamo fare qualche gol in più, questa è stata l’unica pecca ma non posso dire nulla ai ragazzi.

Prestazione – Tutti hanno giocato da dieci. Potevamo fare più gol, è vero, ma non abbiamo concesso nulla al Crotone. Maggio e Letizia non mi stupiscono più, ad Antei ho detto che deve arrabbiarsi con se stesso se non gioca in A. Siamo a novembre e non abbiamo fatto ancora nulla. Kragl era il nostro capocannoniere, era in panchina ed è stato il primo a esultare. Tello risponde sempre presente, Improta quando entra segna sempre. Questi sono segnali importanti per un allenatore.

Tattica – Noi possiamo giocare come vogliamo con questo spirito. Ho messo tre attaccanti sui loro tre difensori, cercando di recuperare palla e andare subito in porta. Quando ho visto che loro mettevano qualche cross di troppo sono tornato al vecchio modulo. Mi è dispiaciuto per qualche fischio a Improta, lui è questo e si impegna molto in quello che fa.

Lodi – Preferisco prendermi le critiche, gli elogi li lascio ai ragazzi, alla società e al presidente. Il direttore ha costruito questa squadra, il presidente ci è sempre stato vicino. Noi, come staff, cerchiamo di metterci il massimo ma i complimenti vanno tutti a loro.

Coda – Se uno soffre di pressione deve andare dal dottore, rispondo alla Ettore Messina. Io gli faccio i complimenti per oggi perché si è sacrificato molto su Barberis. Sapevo che attaccando la linea sarebbe andato in porta, gli è mancato il guizzo, il gol. Non mi preoccupo, il giorno in cui troverà il gol non si fermerà più. Il suo sacrificarsi è un bel segnale.

Idea – Sapevamo che potevamo soffrire qualcosa nel possesso, per questo avevamo preparato la partita lasciando a loro la palla, cercando di essere letali quando la recuperavamo. Non ricordo parate di Montipò, se non qualche uscita, Cordaz invece qualcosa l’ha fatta. Visto il risultato credo sia stata la giusta tattica.

Centrocampo – L’ho sempre detto, avendoli gioco a tre in mezzo al campo. Sarebbe un delitto lasciare fuori uno tra Viola, Schiattarella ed Hetemaj. Ho pensato che questa fosse la partita giusta per proporli. Quando la gara è cambiata ho deciso di cambiare anche io.

Classifica – Sto con i piedi per terra perché in B bastano due sconfitte per rimettere tutto in discussione. Certo, non posso nascondermi ma mi godo la prestazione della squadra. A Gyamfi ho dato poco spazio e oggi ha dato risposte importanti. Si è creato un grande gruppo, c’è grande rispetto. La società ha costruito un gruppo sano, vero, composto da grandi uomini. Cercherò di dare tutto me stesso per regalargli questo tipo di soddisfazioni.

Voglia di vincere – Deve sempre esserci. Abbiamo carattere ma dobbiamo migliorare, una partita del genere, ad esempio, non possiamo tenerla aperta fino al novantesimo. I ragazzi hanno voglia di lavorare e questo mi lascia sereno.