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Benevento – In merito alla vicenda di Padre Robert, parroco di San Giovanni di Ceppaloni, i rappresentanti di Liberi Uguali sanniti: Federica De Nigris, Gianni Russo, Simone Razzano e Gianluca Aceto hanno chiesto dei provvedimenti alla Diocesi locale: “Riteniamo che un parroco abbia anche il compito, tra gli altri,  di tramandare la memoria. Affrontare con disinvoltura una delle pagine più drammatiche della storia d’Italia è davvero grave e irrispettoso. Condanniamo duramente la scelta irridente di far visita alla casa di un dittatore autoritario e sanguinario. Se poi il parroco crede che si possa scherzare su tutto, crediamo che la Diocesi dovrebbe prendere (seri) provvedimenti nei suoi confronti“.

Gli stessi esponenti di Liberi e Uguali hanno inoltre, attraverso una nota stampa, chiesto un intervento sull’incrocio di Contrada San Tommaso che collega Telese con Cerreto. Di seguito la nota completa:

“Venti giorni fa l’ennesimo, grave incidente in contrada San Tommaso, a Castelvenere, sulla strada provinciale che collega Telese Terme a Cerreto Sannita. Un incrocio molto pericoloso, per il quale circa 500 cittadini, nel 2010, sottoscrissero una petizione popolare. Nel 2012 la Provincia di Benevento approvò un progetto per un’appropriata rotatoria e per la messa in sicurezza dell’intero tratto tra Castelvenere e Telese, che presenta altri punti pericolosi, come l’uscita della statale Telesina e la curva sotto il viadotto della stessa statale. L’importo complessivo degli interventi era pari a circa 2,6 milioni di euro. Siamo tutti consapevoli delle paradossali vicende istituzionali che hanno mortificato e ridotto al collasso le Province italiane, impossibilitate a programmare, progettare e utilizzare risorse, peraltro sempre più esigue. La gravità della situazione, tuttavia, impone oggi di dare priorità ad una tratta strategica sia per i residenti che per i transitanti, molto numerosi. Le opere sono pertanto improcrastinabili e urgenti, ancor di più se confrontate con le rotatorie sorte su altre strade provinciali, in punti sicuramente meno pericolosi di contrada San Tommaso. Siamo sicuri che la Provincia di Benevento, sia nella parte politica che in quella tecnica, saprà raccogliere l’appello dei cittadini e delle istituzioni locali, a cui si unisce anche il nostro, affinché sia dia seguito e attuazione concreta alla delibera del 2012. Siamo sicuri che il rispetto della propria programmazione, e la risoluzione di un problema urgente e sentito, contribuirà a riguadagnare il rispetto dei cittadini nei confronti dell’istituzione provinciale, la cui utilità e centralità è tornata ad essere evidente a tutti, dopo lo sconsiderato attacco populistico che ne voleva l’abolizione e che ne ha determinato un irrazionale soffocamento”.