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Benevento – “Costruire un’economia forte per un Sannio libero”: è stato questo il tema del nuovo appuntamento del Convegno Cives svoltosi questa sera presso presso il Centro di Cultura “Raffaele Calabria” .

Ne hanno discusso il Presidente di Confindustria Filippo Liverini, Il Direttore del Dipartimento Demm dell’Università del Sannio Giuseppe Marotta, il Segretario provinciale Irpinia Sannio, Mario Melchionna e Pasquale Orlando di Risorsa Mezzogiorno.
I relatori hanno tutti affermato di ritenere necessaria la condivisione tra enti senza distinzioni di natura politica per avviare quella fase di rinascita del territorio che è nei volti di tutti. 
 
Liverini di Confindustria ha rilevato come nel Sannio manchi però la condivisione di progetti e di strategie: “I progetti di sviluppo ci sono, ma manca una squadra coesa per farli partire sul serio. Il 2019 può essere un anno importante per l’intero Sannio.”
 
Inoltre ha osservato il Presidente degli industriali: “Abbiamo la possibilità di alzare l’asticella”. Tanti i progetti in atto, ha segnalato Liverini:  la Telesina, il Parco del Matese, la Città del Vino, il Paleolab di Pietraroja, l’Alta Capacità ferroviaria, il Treno storico: “Occorre fare squadra e fare tesoro  delle singole esperienze. I sei parlamentari sanniti non dovranno aspettare l’appuntamento delle Europee per assecondare i processi in atto, ma dovranno sollecitare e portare a termine queste iniziative”.
 
Sulla vicenda della Città del Vino il Presidente Liverini ha riconosciuto che non si è partiti con il piede giusto:” La partenza è stata sottotono e comunque non adeguata ad una opportunità storica”. D’altro canto , ha osservato Liverini, occorre tenere presente che pare sfumata la fusione della Camera di Commercio di Benevento in quella Irpina e dunque questo rinnovato asse istituzionale locale può essere un forte strumento di crescita.
 
Marotta dal canto suo ha affermato che l’Università sta seguendo da vicino la vicenda dell’Alta Capacità attraverso alcuni criteri di indagine per valutarne l’impatto sull’economia locale.
Orlando ha sostenuto che il Sannio vive uno strano paradosso, perché l’export va bene, ma un giovane su due emigra in cerca di lavoro altrove. Bisogna, dunque, sviluppare legami sociali per uno sviluppo condiviso.
 
Melchionna ha detto che per le aree interne irpine e sannite il momento è assai difficile e dunque è necessario un patto tra le Istituzioni, il mondo cattolico e il sindacato per riemergere. Il completamento delle infrastrutture è necessario ma è anche doveroso assicurare un lavoro ai giovani. Melchionna si è comunque dichiarato fiducioso sul futuro.