- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Riceviamo e pubblichiamo la nota di replica ad un precedente articolo (leggi qui) con le dichiarazioni della minoranza consiliare di Limatola a firma del gruppo “A Limatola per Limatola”. Stavolta a prendere posizione è il gruppo di maggioranza. 

L’opposizione consiliare di Limatola veste i panni dell’agnellino. Ma sono panni che non calzano affatto bene. Su tutte, i consiglieri di minoranza diffondono a mezzo stampa una clamorosa bugia: dicono che il Piano di riequilibrio finanziario sia stato bocciato dalla Corte dei Conti. È una clamorosa falsità: il Piano di riequilibrio, infatti, approvato nel precedente mandato elettivo, dove Massimiliano Marotta era presente e non pervenuto, è ancora in fase istruttoria presso il Ministero dell’Interno. La legge dà la facoltà qualora una nuova amministrazione lo ritenga, di poterlo rimodulare nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione delle linee di inizio mandato del sindaco.

Assurdo che consiglieri comunali inviino comunicati stampa senza sapere la norma, ancora più assurdo se si pubblicano notizie del tutto false come questa. Sono frottole clamorose forse pensate solo per gettare scompiglio e per prendere in giro i cittadini di Limatola. Per il resto, chiedono di creare una commissione ad hoc: in occasione delle diverse riunioni che abbiamo convocato, dove potevano partecipare tutti i consiglieri, per l’eventuale rimodulazione del Piano, abbiamo chiesto al consigliere Marotta di presentare una sua proposta visto che i tempi tecnici erano brevi. Scena muta. Ed ora vuole la commissione. Il coinvolgimento di tutti lo hanno solo predicato ma all’atto pratico si chiede una commissione che porterebbe solo ad un ulteriore perdita di tempo. Da quando ci siamo insediati , siamo impegnati in silenzio con serietà ad un lavoro di risanamento del bilancio.
Siamo concentrati su questi obiettivi e non abbiamo più tempo per chiacchiere vuote e bugie che ormai settimanalmente siamo costretti la leggere. Lavoriamo da 4 mesi nell’esclusivo interesse dei limatolesi, nonostante le difficoltà di bilancio.