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Protagonista assoluto nella fase di crisi del Conte 2, Clemente Mastella è tornato nell’ombra della Dormiente. Poco male, il sindaco di Benevento non ne fa un dramma. Anzi, intervistato da Alfredo Pappalardo per Il Mattino, sottolinea: “Ho spiazzato tutti. Io sono rimasto Mastella, gli altri si sono Brachettizzati“. Eh già, Arturo Brachetti, attore e trasformista italiano. E’ la sua arte, per l’ex Guardasigilli, a spiegare bene quanto sta accadendo in Italia in questi giorni, con il carro del governo Draghi vicino al ‘sold out’.

E per Mastella è arrivata l’occasione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

“Ha presente Arturo Brachetti? – dice al giornalista che lo intervista -. Il bravissimo attore-illusionista che cambia decine di personaggi in pochi minuti? Beh, qui è stato superato dai vari Salvini, Grillo e pure Zingaretti”.

Insomma, Mastella se la ride. E bacchetta tutti. A cominciare da Salvini – “Tra poco andrà al tribunale di Catania a chiedere scusa e gli immigrati se li porterà a casa sua” – per poi passare a Grillo – “quello del vaffa, del mai con il Pd e delle scatolette, ma ora ha cambiato idea pure lui” – e finire con Zingaretti: “non volevano stare coi sovranisti ma ora ci stanno senza fare un plissè”. 

Fatta salva la caratura di Draghi – “è il migliore dei mondi possibili in questo momento ma attenzione a mitizzarlo troppo” – il giudizio sui principali leaders politici italiani è tranchant: “Tutti a fare i tutori della moralità, ora sono diventati i campioni assoluti del trasformismo”.