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Cambiamo le alleanze ma non la nostra testa né le nostre idee”. E’ il giorno della ‘prima’ ufficiale nel Sannio di ‘Noi Campani’ ma a tener banco – prima ancora che le prossime elezioni regionali – è lo strappo consumatosi definitivamente ieri tra i coniugi Mastella e Forza Italia (qui le dichiarazioni di Sandra Lonardo).

Un divorzio inevitabile, ribadisce l’ex Guardasigilli: “Forza Italia era un partito che trascinava, ora è trascinato. E non me ne fotte nulla di fare il cane da guardia di Matteo Salvini”. Un affondo che non può sorprendere, considerato i precedenti. E che trova diverse repliche: “Qualcuno prova a farlo passare per statista ma la verità è che un cretino politico. Ricordate cosa ha combinato lo scorso anno? Era centrale nel dibattito pubblico, poi è andato al Papeete, ha aperto una crisi di governo e si è costretto da solo all’angolo. Nelle scuole di formazione politica, quando si parla di strategia, dovrebbero insegnare agli studenti di fare il contrario di quello che fa Salvini”. Nessuna lezione politica, dunque. E nessuna lezione morale: “Se avessero trovato a me un conto in Svizzera oggi ci sarebbe la sommossa popolare e tutti avrebbero gridato allo scandalo. Strana questa Lega: i poveri cristi che arrivano dall’estero non vanno bene, i soldi sì”.

Ma la cesura con il centrodestra è ormai totale e va oltre la contrapposizione con il Carroccio: “Guardiamo alle discussioni degli ultimi giorni. E’ mai possibile contestare l’Europa quando per la prima volta si è mostrata generosa e solidale con l’Italia? Che senso ha questa contrapposizione?”.

L’orizzonte, dunque, è un altro: “Noi Campani è un movimento politico territoriale ma il nostro impegno non può esaurirsi nello scenario regionale perché è lapalissiana l’esigenza di restituire rappresentanza all’area di centro”.

L’obiettivo più immediato, comunque, resta palazzo Santa Lucia: “Siamo orgogliosi del lavoro prodotto fin qui. Sono spuntate una miriade di liste per De Luca ma noi credo siamo gli unici a non aver problemi nel presentare candidature competitive in tutte e cinque le province”.

Infine, un accenno alle vicende di casa. “Da destra e sinistra provano a farmi cadere? Benissimo, li sfido a sfiduciarmi. Nel caso, non ci sarebbe nessun dubbio sulla mia candidatura. Ho portato il capoluogo ad essere una delle pochissime città italiane ‘Covid Free’. Se qualcuno vuole lasciare la gestione di una possibile seconda ondata di Coronavirus a un commissario può farlo tranquillamente. Io altrettanto serenamente attenderei il giudizio degli elettori… “.

Prima ancora di Mastella, però, a parlare nella sala convegni della Giustino Fortunato sono i vertici sanniti di Noi Campania Molly Chiusolo e Domenico Parisi. “La nostra forza è data dalla nostra unità” – sottolinea la prima, “alle regionali saremo il primo partito in provincia” – evidenzia il giovane sindaco di Limatola.

Spazio, poi, ai candidati. L’accoppiata è quella classica: per il capoluogo c’è Luigi “Gino” Abbate, ancora per poco – leggi qui – presidente del cda Gesesa, per la provincia c’è Giovanna Razzano. Sanitò, turismo e scuola i temi programmatici al centro dei loro interventi. “Siamo antropologicamente diversi dagli altri partiti. Qui c’è politica e territorio. E basta questo per fare di noi un movimento rivoluzionario”.