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Le smentite – più o meno convincenti – arrivano. Ma i rumor proseguono. L’indiscrezione delle ultime ore riguarda un possibile, e nel caso clamoroso, riavvicinamento di Mastella al centrodestra.

Il sindaco, da parte sua, parla di corteggiamenti scontati – “anche nella peggiore delle ipotesi, quella della sconfitta, faremmo comunque la differenza in diversi collegi campani, decretando vincitore e sconfitto” – ma ufficialmente insiste sulla “partita territoriale” da giocare contro gli interessi romani.

Pescato il jolly ‘Europeisti’, d’altronde, l’ex Guardasigilli sa di potersi giocare la partita in ogni caso. Per vincerla, però, e ottenere quantomeno il seggio per l’uscente Sandra Lonardo, le sue carte potrebbero valere più oggi in sede di trattative che domani nelle urne. Si vis pacem, para bellum. Un’intesa last minute, dunque, non parrebbe fantapolitica. Anche se metterebbe in pericolo i rapporti con i piani alti di palazzo Santa Lucia.

Tornando alle voci, lo scenario di cui si parla a microfoni spenti e a porte chiuse racconta di Sandra Lonardo candidata per il centrodestra nell’uninominale per il Senato Benevento-Avellino. Non correrebbe comunque per Forza Italia (che con la propria bandiera punta sempre su Rubano alla Camera) ma in quota Toti e il nome della senatrice andrebbe anche nel listino che vede assieme il governatore ligure, Lupi, Cesa e Brugnaro.

L’allargamento a Noi di Centro, con il sacrificio di un seggio sicuro, risponderebbe così alle necessità di rimpinguare il bacino di voti nella ricerca del sacro graal, ovvero quel 3% che consentirebbe a Toti & Co di partecipare alla distribuzione dei seggi che la coalizione otterrà col proporzionale.

Altra scuola di pensiero, invece, legge nella ripresa dei contatti tra Mastella e i maggiorenti del Cdx un tentativo di forzare la ripresa del tavolo di discussione con il centrosinistra. E in effetti una ulteriore indiscrezione ha cominciato a rimbalzare, seppur con una diffusione minore, tra i corridoi politici beneventani: ci sarebbe un canale di dialogo aperto tra Mastella e Bruno Tabacci, promotore con Di Maio di Impegno Civico. Anche qui si parla di collegio uninominale (a IC spetta l’8% dei candidati) e posizione in testa nel listino. Chiacchiere, per ora. Ma qualcosa indubbiamente si muove. In quale direzione? Forse un ripasso della teoria del viandante, come lettura estiva, può tornare utile.