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Nessuna guerra ai Magistrati. Lo ha sottolineato più volte il senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera che questa mattina ha partecipato ad un convegno sul tema  “Verso una giustizia giusta – Presentiamo la Riforma della Giustizia” svoltosi nel capoluogo sannita presso la sede FNA Regionale Campania – Patronato EPAS. Il complesso della Riforma che è stato annunciato dal Ministro Nordio nei giorni scorsi è ampio ed articolato, ma quello sul quale si sono accese in particolare le polemiche è stata la proposta di abolire il reato d’abuso d’ufficio. Le stesse opposizioni al Governo Meloni di centro-destra sono apparse frammentate e divise al loro interno: anche molti amministratori del PD si è dichiarato favorevole alla soppressione, mentre altri esponenti del Partito hanno duramente contestato le intenzioni del Ministro. Quanto alla Magistratura è ben noto che la stessa è quasi interamente schierata contro la riforma.

Il  parlamentare sannita ha sottolineato: “Il tema della riforma della giustizia è caldo da ormai 30 anni. Un primo passo è stato fatto con il disegno di legge Nordio. Ha creato dibattito le scelte fatte ma vogliamo far comprendere che da garantisti. ribadiamo che il lavoro dei magistrati vada rispettato, ma come va rispettato l’autonomia del legislatore. Occorre rispettare le sentenze. Lo  stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato tutti al rispetto del proprio ruolo per alleggerire questo conflitto che si vuole far partire sulla riforma della giustizia”. Il senatore Matera si è soffermato in particolare sui reati per abuso d’ufficio da lui definito così: “E’ un reato spia“. L’abuso d’ufficio è da tempo sotto la lente d’ingrandimento da parte di tanti osservatori in considerazione soprattutto del fatto che, secondo molti giuristi, il Codice non abbia ben definito di cosa effettivamente si tratti e, comunque, la sua stessa esistenza si tradurrebbe nella cosiddetta “paura della firma” da parte dei funzionari e degli amministratori pubblici, che ritarda così l’inizio di opere ed interventi pubblici.

I dati statistici: sembrano dare una chiara risposta allo stato delle cose: su 5000 procedimenti avviati per abuso d’ufficio nel 2021 si sono avute soltanto 9 condanne e ne sono stati archiviati ben 4700 dai Pm: insomma, una marea di accuse rivelatasi inconsistenti, secondo Matera. L’occasione del Convegno per il senatore Matera è stata propizia anche per parlare del lotto della Caianello-Benevento, della Benevento-Caserta e della rimodulazione e ristrutturazione dei fondi Pnrr a rischio per quanto riguarda per esempio l’ex cementificio Ciotta. Il parlamentare sannita sulla giustizia introducendo l’incontro presso la sede FNA Regionale Campania – Patronato EPAS  ha sottolineato: “Il tema è caldo da ormai 30 anni. Un primo passo è stato fatto con il disegno di legge Nordio. Ha creato dibattito le scelte fatte ma vogliamo far comprendere che da garantisti.   ribadiamo che il lavoro dei magistrati vada rispettato ma come va rispettato l’autonomia del legislatore. Occorre rispettare le sentenze. Lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha richiamato tutti al rispetto del proprio ruolo per alleggerire questo conflitto che si vuole far partire sulla riforma della giustizia”.

Sul tema dell’infrastrutture Matera ha spiegato in articolare per quanto concerne la Benevento – Caserta: “Siamo in una fase molto molto embrionale. Non vogliamo creare false aspettative e illusione nei cittadini. Siamo in una fase dove si stanno ascoltando cittadini enti locali ma ritengo che per questa provincia e soprattutto per la Valle Caudina sia fondamentale. Parliamo di un lotto di circa 16 miliardi di euro prevedendo l’intervento da Marcianise fino a Paolisi.  Auspico che ci sia una poca contrapposizione ideologica. Non si possono creare ostacoli. Noi dobbiamo salvaguardare dare territori e paesaggio e essere attenti, ma senza preconcetti. Siamo in una fase di dibattito pubblico. I tempi sono però lunghissimi”. Poi la difesa del Governo sui fondi Pnrr e l’allarme lanciato ieri da Libera sui 2,5 milioni che sarebbero a rischio per l’ex cementificio Ciotta: “I finanziamenti non salteranno. Si è stabilito che alcuni interventi  non vedrebbero la luce entro il 2026, data di scadenza del Pnrr, passeranno su altri fondi di finanziamento . La scelta del Governo è proprio quella di non perdere questi investimenti. E’ una scelta di buon senso e saggia. Il Pd e il Movimento 5 Stelle  preferiscono che le cose vadano male. Basta fare i gufi”. Ha parlato quindi l’avvocato Nazareno Fiorenza che sulla giustizia ha sottolineato come ci sia più garanzia  per l’indagato. E’ intervenuta quindi l’avvocato Marco Ascione che ha sottolineato come in questa riforma ci sia una maggiore tutela e dignità per l’indagato: “Esiste un principio di contraddittorio e un sistema processuale garantista”.