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Benevento – Il mercato mondiale, il mercato rionale. Potrebbe essere un estratto di ‘Salvami’, canzone che Lorenzo Cherubini – al secolo Jovanotti – lanciò nel 2002 con grande successo. Un approfondimento sulle tematiche che al tempo coinvolgevano e stravolgevano il pianeta. Un insieme di cambiamenti negli usi e costumi della vita quotidiana che giorno dopo giorno segue il passo del progresso tecnologico e dell’annullamento delle distanze. Quella canzone, diventata uno dei punti di riferimento nella discografia del cantautore romano, torna d’attualità ogni volta che si affrontano i temi della globalizzazione e dunque dei mercati. Proprio su questi si è espresso oggi l’editorialista del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, una delle firme prestigiose del quotidiano di via Solferino.

Nel tracciare un po’ quello che è il quadro delle opinioni dei politici italiani sul tema dei mercati, Gian Antonio Stella non ha citato Jovanotti ma addirittura un suo… ‘precursore’. Di chi si tratta? Di Clemente Mastella, sindaco di Benevento. Riprendendo le recenti frasi pronunciate da Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini (“Stiamo con i mercati rionali, non con quelli finanziari”) – a cui tra l’altro proprio l’inquilino di Palazzo Mosti negli ultimi giorni si è avvicinato sul tema rifiuti –  Stella scrive: «Forse non tutti sanno che questa facile formula tornata di moda tra i populisti ha un padre che si sfogò nel ’94 – scrive l’editorialista -. “C’è chi voleva guardare solo ai mercati internazionali, questa cosa che tutti richiamano ma nessuno sa dove sta. Io ho guardato anche a quelli rionali, dove alla vecchina posso dire che ho salvaguardato le pensioni”. Era Clemente Mastella. Che non avrebbe mai immaginato di avere un seguito così variegato». Insomma… Jovanotti chi?.