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Benevento – C’è un sannita tra gli indagati nella maxi inchiesta della Procura di Genova sui cosiddetti foreign fighters che combattono con le milizie filorusse in Donbass che ha portato a sei arresti nella giornata di ieri. 

Gli indagati sono, gli italiani A. C., A. P. alias ‘Generalissimo’, G. C. alias ‘Arcangelo’, M. C. alias ‘Spartaco’, L. P., R. M. e F. P.. Con loro sono indagati l’albanese O. K. e il moldavo V. V. alias ‘Parma’.

Sono indagati “perché si associavano tra loro e con altri soggetti non identificati allo scopo di commettere più delitti di cui all’art. 4 delle legge 210/1995, segnatamente delitti di reclutamento e finanziamento di mercenari combattenti (a fianco delle milizie filo-russe) nel conflitto armato sviluppatosi nel territorio del Donbass (Ucraina orientale) tra esercito Ucraino e milizie filorusse, partecipanti ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del Governo ucraino; fatto aggravato in quanto alla sua commissione ha contribuito un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato. In Italia ed Ucraina orientale, dal mese di settembre 2014 ad oggi”.

“L’indagine – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare – trae origine da alcuni rinvenimenti, nello spezzino, di scritte “pro-PRIEBKE” dell’ottobre 2013, i cui approfondimenti portavano ad ipotizzare l’esistenza di un novero soggettivo operante in Genova e diretto dallo skinhead Renato Zedde, emerso essere l’anima del gruppo.”