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Erano accorsi in tanti per la “Settima”, la messa che si celebra in ricordo del defunto a sette giorni dalla morte. Un momento tradizionalmente molto sentito e che rappresenta anche una ulteriore occasione per rendere il proprio saluto alla persona deceduta, soprattutto per quanti impossibilitati a partecipare al funerale.

E così era ieri a San Nazzaro, piccolo centro del Beneventano. Per la funzione erano giunti dal Nord pure alcuni parenti del defunto, oltre ai cari e agli amici del luogo. Tutti, però, hanno atteso invano, per oltre un’ora, l’arrivo del sacerdote. Come Godot, il prete non ha onorato l’appuntamento.

Una situazione paradossale che si è consumata tra incredulità e delusione. E rabbia. Perché nessuno immaginava di poter vivere un pomeriggio così. Eppure le avvisaglie c’erano. Dallo scorso gennaio, infatti, la piccola comunità di San Nazzaro è priva del prete. Perso don Leonardo Lepore, chiamato dall’arcivescovo Felice Accrocca a sostituire don Nicola de Blasio nella popolosa parrocchia di San Modesto – scelta tra l’altro mal digerita tra i fedeli sannazzareni –  la Chiesa di Santa Maria Assunta è rimasta senza padrone.

Per la verità, fino a marzo, almeno nel fine settimana, la parrocchia poteva contare su un sostituto fisso. Ma da aprile – e soltanto per il sabato e la domenica – si procede in base alle disponibilità del momento, neanche fosse una partita di calcetto. Era chiaro a tutti che prima o poi un incidente sarebbe successo. Ed è successo ieri.

“Innanzitutto ritengo doveroso manifestare la mia vicinanza ai familiari e a quanti ieri erano accorsi alla Messa” – dichiara il sindaco Giovanni Tommaso Manganiello. “Quando ho saputo, sono rimasto senza parole perché una cosa del genere non era mai capitata e neanche pensavo potesse capitare. Ma per quanto assurdo, la nostra realtà oggi è questa: non abbiamo neanche la certezza di poter celebrare un funerale. Non è giusto, non è sostenibile. A chi guida la nostra Diocesi chiedo di porre fine al più presto a questa situazione di provvisorietà e incertezza”.