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di Alessandro Savoia

L’allontanamento del tecnico beneventano Carmine Zeoli dalla panchina del Molinara, impegnato nella lotta promozione nel girone A del campionato di Seconda categoria, è stato un fulmine a ciel sereno. Una decisione drastica che il diretto interessato ancora oggi, a distanza di una settimana, non riesce a digerire.

Sinceramente ci sono rimasto male, perché non credo di essermi meritato questo esonero – interviene proprio mister Zeoli -, dopo tutto il lavoro portato avanti nell’ultimo anno e mezzo. A Molinara dal primo giorno mi sono sentito a casa perché ho avuto a che fare con persone davvero genuine come il presidente Peppe Girolamo e tutti i suoi più stretti collaboratori, i quali mi hanno accolto coi guanti bianchi e mi hanno messo nelle migliori condizioni di poter fare bene il mio lavoro. E proprio in virtù del rapporto umano che si era creato, trovo veramente assurda questa decisione”.

E anche i risultati sono tutti dalla parte di Zeoli, visto che ha lasciato la squadra al secondo posto in classifica, a due lunghezze dalla capolista Rione Libertà.

Non mi capacito – continua Zeoli -, perché non c’è nulla che abbia potuto motivare la società a mettermi alla porta, anche perché nessuno, a inizio stagione, aveva le pretese di vincere il campionato. L’unica spiegazione plausibile è che molto probabilmente qualche elemento del posto, con gli arrivi di Santini e De Cristofaro, non si è sentito più primadonna. Oppure a qualcuno, forse, avrà dato fastidio che De Cristofaro, oltre ad essere un bravo difensore centrale, è anche un bravissimo preparatore atletico che spesso e volentieri collaborava con il sottoscritto durante gli allenamenti settimanali. In ogni caso, ho la coscienza a posto e so di aver operato sempre nell’interesse del Molinara, a cui, nonostante tutto, auguro di raggiungere i traguardi prefissati. Io sono e resto sereno, consapevole di aver dato sempre il massimo durante la mia permanenza nel centro fortorino”.

Intanto, seppur con fatica, il Molinara nell’ultimo turno ha portato a casa i tre punti dalla trasferta in casa dell’Apice. Iniziata bene l’avventura di Mario Girolamo, l’erede designato per la successione, che può puntare sulla supervisione di Mino Forgione per cercare di chiudere la stagione nel migliore dei modi.