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Benevento – Se il Fraxinus excelsior di San Bartolomeo in Galdo è l’unico albero monumentale della provincia di Benevento, come risulta nell’apposito elenco regionale, occorrerà chiederne la tutela all’UNESCO! La verità è che i sindaci sanniti, e Mastella in testa, si rifiutano di ottemperare all’iscrizione degli alberi storici e monumentali, prescritta dalla legge n. 10/2013 e contemplata nei regolamenti comunali, per procedere senza intoppi all’abbattimento di massa, sostituendoli con essenze che potrebbero definirsi in scenograficamente opinabili, come i proposti ciliegi giapponesi.

La sicurezza e l’incolumità delle persone vengono naturalmente prima di ogni cosa, ma la tutela di alberi monumentali e filari storici, come quelli del Viale degli Atlantici, è assicurata dalla predetta legge nazionale n.10 del 14 gennaio 2013, recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.

Non si contano gli interventi del MoVimento 5 Stelle per fermare il taglio degli alberi monumentali al Viale degli Atlantici, a fronte dei semplici esami visivi che si continuano ad effettuare.

Già con Pec del 12 agosto 2019 avevamo sollecitato il Comune di Benevento a presentare richiesta della loro inclusione nell’apposito elenco regionale di tutela, dovuta per legge dal 2015.

Avevamo, inoltre, sottolineato la competenza preventiva della Soprintendenza in merito al preannunciato taglio, come previsto nel vigente Regolamento comunale del Verde, ed abbiamo ufficialmente richiesto l’intervento di competenza al Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento, con Pec del 29 febbraio 2020.

Finalmente, dopo ricorsi al Tar in aumento e segnalazioni pervenute da tutt’Italia in merito a massicci tagli di alberi, è intervenuto il Ministro Sergio Costa, del MoVimento 5 Stelle, che ha disposto due indagini, una dei tecnici del Ministero e una delle forze di polizia, “per capire se siamo di fronte a dei reati”.

Lo ribadiamo ancora una volta al sindaco Mastella e ai suoi assessori: un generico senso del pericolo, magari condizionato dalla fretta di non perdere possibili finanziamenti, non può giustificare un intervento così drastico, che non tiene conto di leggi, regolamenti, circolari ministeriali e pareri.

Chiediamo, pertanto, all’Amministrazione comunale di ritirare la propria deliberazione e di attivare il dovuto rapporto con i consiglieri, nonché con i cittadini singoli e associati, nel rispetto dell’art. 3 del vigente Regolamento del Verde.