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Ricevuto l’in bocca al lupo di Mastella per la sfida alla segreteria regionale del Pd, “così magari anche la giunta regionale ci sarà più vicina” – ha chiosato il sindaco, Umberto Del Basso De Caro, a margine della riunione dei parlamentari tenutasi a palazzo Mosti (leggi qui), si è soffermato sulle dinamiche interne al Partito Democratico in vista del doppio appuntamento congressuale.

Serve un po’ di tempo per poter ricostruire una identità forte e competitiva per il centrosinistra. Ma occorre lavorare, non possiamo certo attendere che il risultato ci piova in testa come manna dal cielo. Dobbiamo essere protagonisti di questa nuova fase che chiamo ‘Costituente Democratica’. Che vuol dire andare oltre il Partito Democratico, aprirsi a esperienze civiche, ad associazioni, a persone che oggi non si riconoscono nel sistema dei partiti tradizionali ma che vogliono concorrere alla riaffermazione di una identità del centrosinistra- Insomma, bisogna ricostruire una casa e tutti devono darsi da fare. La mia candidatura alla segreteria regionale va in questa direzione”.

Quanto differenti posizioni emerse all’interno del Pd sannita, una novità praticamente assoluta dopo un decennio di unanimismo, il deputato beneventano non lascia campo alle polemiche.

Il dirigismo decariano? E’ esistito sempre e solo nelle letture della stampa non nella mia testa. Mai stato contento di essere stato l’unico capro espiatorio, nel bene e nel male. Anche perché quando si vince è merito di tutti mentre la sconfitta è orfana. Non ho mai pensato a un partito come a una caserma e ognuno deve sentirsi libero di esprimersi come ritiene giusto. Io ho interesse a un partito aperto, plurale, non a tenere le persone strettamente vincolate. Anche perché vedo una differenza profonda tra i candidati segretari. Io sono ovviamente con Martina, perchè sono legato a lui, così come a Delrio che è primo firmatario della mozione, da grandissimo affetto e perchè credo nella proposta politica, volta ad allargare il campo del centrosinistra, messa in campo. L’opzione di Zingaretti? Validissima, ci mancherebbe altro, ma temo sposti un po’ troppo a sinistra l’asse del partito“.