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Benevento – Silvio Sparandeo è stato condannato a 16 anni di reclusione. La sentenza è stata pronunciata pochi minuti fa dal giudice Francesca Telaro dopo l’intervento dei difensori Dario Vannetiello e Maria Cristina Caracciolo e dei legali della famiglia della vittima, Angelo Leone e Grazia Luongo.

La vicenda è nota. Silvio Sparandeo, 28enne di Benevento, era stato accusato di essere coinvolto nell’omicidio di Antonio Parrella, il 32enne morto il 27 luglio dello scorso anno dopo aver subito un pestaggio durante una festa di compleanno organizzata da un noto pregiudicato locale. 

Il pm incaricato, Miriam Lapalorcia, nella requisitoria del 26 settembre aveva confermato le accuse di omicidio volontario aggravato da futili motivi per Sparandeo (che aveva professato la propria innocenza dinanzi al Gip) chiedendo la pena massima dell’ergastolo, ridotta a 20 anni dato il rito abbreviato. 

Una vicenda che lasciò sgomenta un’intera città per la brutalità con cui venne consumato il tremendo pestaggio. L’omertà, i silenzi, i dubbi sull’accaduto con l’arresto in un primo momento di Umberto Sferruzzi, ancora indagato per favoreggiamento; l’invito a parlare, a denunciare da parte della Procura di Benevento; le fiaccolate della famiglia Parrella per chiedere giustizia, un video in cui si vede la vittima stramazzare al suolo e come detto un possibile nuovo processo da celebrare.

In questo caso toccherà al Gup Simonetta Rotili, il prossimo 28 gennaio, decidere se rinviare a giudizio per favoreggiamento nell’omicidio di Antonio Parrella: Michele Meoli, Francesco Napolitano, Gianluca Peluso e Umberto Sferruzzi. Con loro dovrà comparire dinanzi al giudice un altro Sparandeo, Corrado, su cui il giudice dovrà decidere se mandarlo a processo per il reato di violazione della sorveglianza speciale.