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“Ci sono uomini che marcano il proprio tempo con una presenza talmente viva e forte che non si può prescindere dalla loro arte”. Questa l’intro dedicata da Manuel Agnelli al maestro Mimmo Paladino, ieri sera ospite di Ossigeno, trasmissione condotta dal frontman degli Afterhours e in onda ogni giovedì, in seconda serata, sui Rai3.

L’occasione per discutere di arte, cinema, musica, attraverso aneddoti e citazioni. Immancabile, in questo contesto, un ricordo di Lucio Dalla, grande amico dell’artista di Paduli che lo volle fortemente per il ruolo di Sancho Panza nel suo “Quijote”, rilettura cinematografica del Don Chisciotte.

Insomma, un quarto d’ora di bella televisione in cui anche Benevento ha trovato spazio con il suo “Hortus Conclusus”, preso a simbolo da Agnelli, così come “La Porta d’Europa” a Lampedusa, per discutere del rapporto tra un’opera d’arte e il territorio in cui è collocata.

Negli spazi urbani abbiamo sempre visto i monumenti di Garibaldi a cavallo o di Cavour. L’idea di portare un’opera d’arte mi è venuta con La Montagna di Sale a piazza Plebiscito, opera divenuta popolare ma non pop, considerato il legame tra la popolazione napoletana e l’elemento sale con le sue connotazioni scaramantiche”.