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Perugia – Il Benevento torna al successo in trasferta contro una delle squadre in lotta per i play off. Decisivi due rigori di Viola e i gol di Coda e Caldirola in un match ricco di occasioni per l’una e per l’altra squadra. Di seguito le pagelle dei giallorossi. 

Montipò 5: Poco impegnato nel complesso, ma sul primo gol perugino commette un grave errore respingendo con poca convinzione il tiro debole di Verre. A quel punto il coreano Han quasi non ci crede: troppo semplice siglare il momentaneo 1-1.

Maggio 5,5: Una buona prova sul piano difensivo per oltre 60 minuti, poi l’ammonizione lo frena, il Perugia accelera e va in difficoltà specialmente sulle incursioni finali del nuovo entrato Vido.  

Antei 6: Han lo anticipa troppo facilmente con il tacco sul raddoppio perugino, poi gradualmente sale in cattedra e amministra le operazioni in difesa. Provvidenziale il suo salvataggio su Sadiq al 36′, quando evita un gol praticamente già fatto

Caldirola 6,5: Le cose migliori le fa in zona gol. E’ lui a rimettere la sfida sui binari giusti con un tocco sotto misura che punisce Gabriel. Nel secondo tempo sfiora la doppietta personale sugli sviluppi di un corner di Viola, ma l’incornata termina di poco sul fondo. 

Improta 5,5: Bucchi alla vigilia aveva espresso grande fiducia nella sua attitudine difensiva, ma da terzino il partenopeo è nuovamente ‘rimandato’. Parte delle responsabilità sui gol perugini sono sue, poi sale di rendimento insieme ai compagni quando il risultato torna ad essere favorevole. 

Del Pinto 6: Lotta e sgomita con grande orgoglio. Il suo lavoro è fondamentale per mettere ordine a centrocampo. Viene ammonito al 30′ ed è costretto a tirare il freno, ma tutto sommato se la cava egregiamente nella pulizia dei palloni e nella copertura degli spazi (32′ st. Tello: tredici più recupero in cui non passa niente di interessante per i suoi piedi). 

Viola 8: Il dominatore indiscusso del centrocampo è anche un cecchino: quattro rigori realizzati su quattro calciati nelle ultime tre partite. La media è strabiliante come le sue aperture, non sempre colte dai compagni. Un giocatore a tutto campo: tiene a bada Verre per tutta la gara, e nel finale non è una sorpresa trovarlo a difendere da difensore aggiunto.

Bandinelli 6: Non è una di quelle partite in cui si distingue per azioni create, ma fa il suo – al pari di Del Pinto – nel tenere la posizione e dare supporto a Viola che è il cervello della mediana giallorossa. 

Ricci 6,5: E’ un diesel. Cresce con il passare dei minuti trovando a fine primo tempo l’assist per Coda che vale il gol del sorpasso. Nel secondo tempo tenta la soluzione personale chiamando all’intervento Gabriel. Il suo lavoro tra le linee si rivela un’arma letale per un Perugia che va facilmente allo sbando. (40’st Volta s.v.: Entra nel finale per irrobustire la difesa, fischiatissimo dai suoi vecchi tifosi)

Armenteros 6: In area di rigore non pervenuto, ma occhio: il lancio lungo per Coda sull’azione del 3-2 porta la sua firma. Ed è un’intuizione non banale nel momento più importante della partita. Nella ripresa sciupa un cioccolatino fornito da Viola facendosi rimontare in contropiede, ma visto il risultato finale gli si può perdonare (23’st Buonaiuto 6,5: Bucchi lo schiera come seconda punta, lui non delude e colpisce anche una traversa nel finale) . 

Coda 7: Non parte benissimo, sbaglia anche le cose più semplici, ma il suo periodo buio dura lo spazio di mezz’ora. Al 44′ fa capire che ha grande senso del gol e il piede caldo scaraventando in rete a colpo sicuro; nella ripresa Gabriel gli nega la doppietta con un prodigio e nel finale sfiora il palo su punizione. I gol in B sono quindici, l’obiettivo personale dei 20 si avvicina. 

Bucchi 6,5: Vince il duello con Nesta, il Benevento torna al successo esterno e sul suo volto si intravede un sorriso smagliante. Il 4-3-1-2 ha ridato brillantezza offensiva, ma restano le lacune in fase di ripiegamento. Ancora una volta un gol incassato su calcio piazzato, ancora una volta una cattiva gestione del vantaggio immediato e una sofferenza finale lenita solo dal doppio vantaggio. Di cose da migliorare ce ne sono, ma intanto si torna a sorridere.