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La Corte Sportiva d’Appello Nazionale presieduta da Piero Sandulli ha rigettato il ricorso del Frosinone contro l’ammenda di 25mila euro e l’obbligo di giocare le prime due gare interne del prossimo campionato di serie A a porte chiuse. I ciociari, anzi, si sono visti aggravare la pena con l’obbligo esteso anche alla disputa dei confronti in campo neutro. Dunque il Benito Stirpe non solo sarà chiuso al pubblico in occasione delle due sfide di esordio in serie A, ma anche inutilizzabile. Al club laziale il compito ora di trovare uno stadio che sia disponibile per i primi 180 minuti del nuovo campionato. Il tutto si riferisce agli episodi che contraddistinsero la finale di ritorno contro il Palermo con il fischio finale anticipato dell’arbitro La Penna causa invasione di campo e – soprattutto – i palloni gettati sul terreno di gioco dalla panchina e dagli spalti in pieno recupero per evitare che il Palermo si rendesse pericoloso in fase offensiva.