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Si è concluso il programma del Judo alle Paralimpiadi di Tokyo. La campana Matilde Lauria, unica atleta sia cieca che sorda, si è classificata al settimo posto nella categoria -70 kg. La judoka nata a Napoli e residente a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, ha superato il primo turno ma si è dovuta arrendere ai quarti di finale alla brasiliana Alana Maldonado, poi laureatasi campionessa paralimpica. La sudamericana ha fatto ippon di uchi mata a pochi secondi dall’inizio del confronto. L’atleta azzurra, ripescata successivamente, ha perso però anche con Olga Zabrodskaya finendo al settimo posto. 

Per il judo ci sono 3 categorie di disabilità che però gareggiano tutte insieme:

    • B1: sono gli atleti ciechi non possono vedere o distinguere la forma di una mano perchè hanno una percezione luminosa nulla. Hanno un cerchio rosso sul judogi o blu se anche sordi.
    • B2: sono gli atleti ipovedenti che hanno un’acuità visiva fino a 2/60 e che possono vedere forme e distinguere la forma di una mano.
    • B3: sono gli atleti ipovedenti che hanno un’acuità visiva tra 2/60 e 6/60 e che possono riuscire a definire le immagini.