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Benevento – Il suo è un bronzo sudato, voluto e meritato. Rossana Pasquino ha regalato al Sannio l’orgoglio di una medaglia al Mondiale di scherma paralimpica in corso a Cheonghju, in Corea del Sud. La schermitrice dell’Accademia Olimpica di Scherma Antonio Furno, attraverso i canali della federazione, si è lasciata andare a dichiarazioni colme di gioia: “Penso che questo risultato mi ripaga di tutto – ha esordito la Pasquino -; non parlo di sacrifici, perché questo sport mi piace da impazzire, ma c’è comunque tanto lavoro da fare in pedana per migliorarsi. E’ il coronamento di un sogno, ma c’è ancora tanta strada da fare”. 

Le Paralimpiadi di Tokyo 2020, grazie al punteggio ottenuto al Mondiale, sembrano ora più vicine: “Sapevo che sarebbe stato importante centrare un ottimo risultato qui in Corea, ma il mio obiettivo è pensare appuntamento dopo appuntamento. Quando ho visto il girone eliminatorio, l’unico composto da 5 atlete, mi sono detta che sarebbe stato molto complicato andare avanti, per questo sono felicissima di quanto fatto”. 

Dopo la sconfitta all’ultima stoccata contro la cinese Tan Shumei in semifinale, non era semplice trovare nuove risorse: “Avevo molta rabbia dentro, ma stamattina mi sono svegliata con il piglio giusto e ho capito che avrei dovuto cogliere questo attimo e andarmi a prendere la medaglia. Ringrazio tutto il team e il mio maestro Dino Meglio che mi segue giorno per giorno”. 

Nuove consapevolezze per la Pasquino, che a questo punto entra nel novero delle migliori atlete del mondo: “Se mi sento forte? Diciamo che mi sento nettamentre tra le prime otto per quanto riguarda la specialità della sciabola. Se mi avessero chiesto una medaglia al mondiale, avrei detto “non lo so”, ma ora sono felicissima. Sapevo che avrei potuto fare bene, ma la vera consapevolezza è arrivata durante il lavoro quotidiano svolto a casa. In pedana mi diverto e questo mi ha aiutato benissimo. Sapevo che prima o poi una gioia del genere sarebbe arrivata”.