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E’ rottura tra l’Anci e il Governo sul Piano Periferie. Soltanto ieri – leggi qui – vi raccontavamo della riunione romana dell’associazione che tutela gli interessi dei Comuni italiani. Riunione alla quale aveva partecipato, intervenendo con dichiarazioni dure, anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

Per il capoluogo sannita, infatti, lo stop al Piano Periferie vuol significare l’addio al finanziamento di 18 milioni di euro. Risorse che palazzo Mosti aveva già indirizzato su diversi progetti – alcuni pure approvati in Giunta – volti a riqualificare le aree meno centrali della città.

Alla fine dell’incontro di ieri, l’Associazione dei sindaci aveva deciso di attendere l’esito degli impegni assunti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conti. Trascorse 24 ore, però, la situazione sembra essere nuovamente precipitata.

Nel pomeriggio, infatti, la delegazione Anci – composta dal presidente Antonio Decaro e dai vicepresidenti Filippo Nogarin e Roberto Pella – ha abbandonato i lavori della conferenza unificata e annunciato che le relazioni istituzionali con il Governo sono interrotte. “Non abbiamo trovato riscontro all’impegno che aveva preso con noi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul bando periferie nell’incontro dell’11 settembre. Siamo costretti a interrompere le relazioni istituzionali, nostro malgrado. Torneremo a quei tavoli solo quando il percorso per restituire ai sindaci il miliardo e seicento milioni sottratti, si vorrà avviare davvero” – ha dichiarato il presidente Antonio Decaro a margine della riunione.

Durante l’incontro di settembre con il presidente Conte era stato fissato infatti un percorso in due fasi.

Prevedeva – ancora Decaro – l’intesa in unificata per sanare la presunta incostituzionalità di una norma che finanziava per 800 milioni di euro il bando periferie quindi l’istruttoria di un iter per inserire nel primo decreto utile le risorse e fissare le procedure per riallocare i fondi. Oggi in Unificata era stata messa all’ordine del giorno l’intesa, un primo passo; ma il Governo, sollevando un problema di natura tecnica, risolvibile, secondo noi, se solo ce ne fosse stata la volontà politica, l’ha tolta”.

Di qui la sospensione delle relazioni. Che riguarderà la conferenza unificata e la conferenza Stato-città: cioè le sedi di concertazione istituzionale tra governo ed enti territoriali dalle quali passano tutti i provvedimenti dell’esecutivo, per l’acquisizione dei necessari pareri.

Non certo un fulmine a ciel sereno. Le notizie provenienti dalla Capitale non sorprendono Clemente Mastella. “Era già tutto chiaro. Quella del Governo è una presa in giro. Nella ricerca di risorse hanno deciso di tagliare un piano da 1,6 milioni di euro e a rimetterci saranno centinaia di Comuni e milioni di cittadini”.

E rispetto alle ‘minacce’ – più volte ribadite nei giorni scorsi – di continuare in altre sedi la battaglia per il Piano Periferie, l’inquilino di palazzo Mosti è pronto a passare dalle parole ai fatti: “Oggi a maggior ragione rispetto a ieri. Non posso che denunciare questo Governo. Lo devo ai cittadini beneventani, – incalza Mastella – beffati due volte perché il Comune era già stato estromesso dal riparto di altre risorse destinate agli enti dissestati proprio perché beneficiario dei finanziamenti legati al Bando per le periferie”.