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Benevento – Altrabenevento non ci sta. Nonostante le rassicurazioni ufficiali, l’Associazione presieduta da Gabriele Corona prosegue la sua battaglia contro i pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana, accusati di captare acqua di pessima qualità per gli usi potabili della città capoluogo e, dopo le denunce, è passata oggi ad iniziative più concrete. Pozzi da chiudere, perchè a rischio. 

Unitamente al Comitato dell’Acqua è partita oggi dal Piccolo Teatro al Rione Libertà una raccolta di firme tra i cittadini per chiudere i due pozzi e sostituire quella risorsa idrica che affluisce nelle case dei beneventani con la sola acqua del Torano Biferno.  Qualche passo in avanti è stato fatto, ha ricordato Corona: “La Gesesa lo scorso 27 marzo ha chiesto alla  Regione Campania 50 litri in più per la città.  Loro pensano che l’acquedotto del Biferno non possa reggere una portata d’acqua del genere. Non siamo assolutamente d’accordo“. 

La raccolta firme andrà avanti per circa 2 mesi e Altrabenevento si aspetta una massiccia adesione. Presenti due consiglieri comunali d’opposizione Annamaria Mollica del Movimento 5 Stelle e Italo Di Dio del gruppo democratico. Nel corso della assemblea pubblica di oggi pomeriggio Corona, affiancato da Alessandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti, nel rinnovare le accuse alla Amministrazione Comunale di nascondere il pericolo rappresentato dai due pozzi, ha rincarato la dose affermando che da Palazzo Mosti arrivano anche dati alterati circa la reale portata del Torano Biferno. 

Secondo Corona non è affatto vero che questo acquedotto non sia in grado di soddisfare le esigenze di tutti i 60mila beneventani: per il Presidente non vi sarebbe alcuna necessità di miscelare l’acqua buona del Biferno con quella pessima dei Campi Mazzoni e Pezzapiana, che invece vanno chiusi immediatamente. “I pozzi sono contaminati, ormai non ci sono più dubbi. Non è più procurato allarme. I livelli di soglia di contaminazione è stato abbondantemente superato”.

Corona ha ricordato come i dati Arpac e gli studi iniziati nel lontano 2004 accertino che l’inquinamento è derivante da entrambi i pozzi. Il presidente di Altrabenevento ha accusato la presenza, oltre che del tetracloetilene, anche del cloroformio aggiungendo che ai due pozzi mancano le concessioni: “E’ proprio di ieri la lettera ufficiale della Regione Campania in cui dichiara che non le risulta nessuna concessione. L’ente Provincia a sua volta parla solo di atti provvisori datati 2004.  Ora mancano i pareri dell’Autorità di Bacino“.

Corona ha infine sottolineato di smetterla di affermare che l’acqua sia potabile: ” I pozzi sono contaminati. Vanno chiusi. Devono essere dismessi, i piani d’ambito affermavano che l’acqua doveva arrivare da Serino poi non fu completato l’iter”.