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Benevento – L’ambientazione è nel Social Asylum, il futuro non è neanche troppo lontano. E’ la storia di un paziente affetto da FOMO, Fear of Missing Out, la patologia da social network che viene trasportato all’interno della cella numero 500 dove, ad attenderlo, ci sono altri cinque pazienti affetti dalla stessa patologia. Una trama avvincente che si sviluppa all’interno di un cortometraggio scritto e diretto dall’attore beneventano, Emilio Fallarino, conosciuto sul palcoscenico nazionale per essere stato, tra gli altri ruoli interpretati e tutti di un certo valore, nel cast della fortunata e seguitissima fiction “La Vita promessa”.

“Social Asylum” questo è proprio il titolo del mini film di Fallarino, dedicato a una malattia di questo secolo, ancora poco conosciuta, che porta le persone ad essere connesse in virtuale con altra gente in maniera del tutto ossessiva, per vitare l’ansia da esclusione.

Proprio questo pensiero mi ha spinto ad immaginare cosa succederebbe se, in un futuro non troppo lontano, dovessero riaprire i manicomi forzati solo per le persone affette da FOMO. Come esprimerlo? Attraverso la scrittura di un cortometraggio perché l’arte cinematografica è il mio linguaggio espressivo”.

La storia sarà raccontata in bianco e nero con immagini dinamiche, suoni psichedelici, amplificando quei suoni che fanno parte della nostra quotidianità (notifiche dello smartphone).

L’obiettivo principale sarà quello di spingere lo spettatore ad immedesimarsi nella storia, quasi a viverla in prima persona affinché possa porsi delle domande e giungere a delle profonde riflessioni.

La recitazione per questo progetto sarà un elemento fondamentale e gli interpreti dovranno toccare emotivamente la linea sottile che c’è tra la follia e normalità, esasperandola con le emozioni.

Per questo motivo il lavoro che intendo fare con gli attori sarà quello di un’attenta ricerca di persone che sono affette da disturbi mentali e che hanno, nel corso della loro vita, vissuto la realtà dei manicomi cercando di entrare nella loro visione del mondo e nei loro sentimenti più profondi”.

Un’opera che merita di essere vista per la profondità del soggetto e per lo spirito col quale viene creata ma, specie in questo periodo di pandemia che ha messo in ginocchio il mondo dello spettacolo, c’è bisogno di una mano ed è per questo che è stata utilizzata una una piattaforma crowdfunding (donazioni libere a sostegno del progetto) per fare in modo che ognuno possa dare un sostegno all’arte e alla creazione di un prodotto che ha un impatto spettacolare e realistico.

Perché per girare un cortometraggio ci vogliono delle risorse e un prodotto artistico ha bisogno del suo pubblico per venire alla luce.

Questa incredibile storia, con il vostro aiuto, può avere la giusta cassa di risonanza. Può essere divulgata, ascoltata, diffusa, condivisa, discussa. Conosciuta

Lo scopo della raccolta è permettere la crescita di un prodotto d’arte che, partecipando ai Festival di settore, potrebbe essere di lancio per un progetto ancora più importante. Tutto questo anche grazie al vostro contributo”.

Per sostenere il progetto, questo è il link da utilizzare:

https://www.indiegogo.com/projects/social-asylum-short-film#/