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“La vicenda di Piazza Duomo – commenta in una nota Federico Paolucci, candidato Sindaco per Fratelli d’Italia – torna di attualità in ogni competizione elettorale, salvo poi restare un’incompiuta per tutta la durata della consiliatura.
È una vicenda che ha attraversato tutta la storia della città nel dopoguerra, sulla quale è sbagliato banalizzare. Viespoli ha ragione a rivendicare il valore di quell’opera, la formula partecipativa e pubblica con la quale si giunse a quella decisione, legittimamente avallata dagli organi dell’amministrazione cittadina, Giunta e Consiglio comunale (secondo un metodo sconosciuto all’Amministrazione in carica) e fa bene a chiedere un confronto pubblico.
Né è possibile omettere la genesi dell’opera e la sua nodalità, come nelle dichiarazioni di Moretti e Perifano, come se quella vicenda fosse un “peso” e non, invece un’opportunità per la città. Mi rendo conto che entrambi hanno qualche difficoltà a riconoscerne l’importanza ed il valore, attese le posizioni che li hanno visti negli anni (Moretti non in prima persona) avallare nei fatti lo sprezzante appellativo di “mamozio”, coniato da Mastella. 
Invece il dibattito sulla storia di quell’opera è importante, anche perché è giusto che i Beneventani (soprattutto i più giovani) conoscano le motivazioni che hanno portato a quella decisione, il suo valore architettonico e strategico ed anche le responsabilità di chi ha determinato che restasse una “incompiuta”.
E’ giusto, dopo aver fatto questo, che tutti facciano le loro proposte.
Meno opportuno è invece prendere decisioni strategiche sul futuro di opere così importanti, alla fine del percorso amministrativo, come vorrebbe fare Mastella. Sia argomento di confronto di questa campagna elettorale – conclude Paolucci – e si decida con la nuova amministrazione”.