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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Rosetta De Stasio, consigliere comunale ‘Prima Benevento’.

Nel Giugno dello scorso anno intervenni sulla stampa denunciando il costo esorbitante del progetto PICS “Arco di Traiano: Emozionare e Valorizzare”, e soprattutto l’assoluta incompatibiltà della teca in vetro (lapidarium) nel contesto architettonico del luogo. Denunziavo, altresì, la totale mancanza di discussione del progetto (approvato in Giunta) che era giunto nella competente commissione consiliare “a cose fatte”, e cioè quando non era più possibile dare un parere, né suggerire eventuali modifiche.

Si era quindi capito che il progetto era e doveva rimanere “esclusivo patrimonio” della Giunta, e del Vice Sindaco in particolare. Che infatti ieri si è “offeso” perché la minoranza si è permessa di evidenziare in commissione la incompatibilità del progetto rispetto al contesto architettonico e di chiedere di poter visionare il parere della Soprintendenza e di convocare una conferenza dei servizi!

Delitto di “lesa maestà” per il Vice Sindaco De Pierro, che sottolinea la “linea cristallina” dell’Amministrazione.

Certo, parlando di una teca in vetro… la linea “cristallina” potrebbe anche essere comprensibile…

Ma ciò che sorprende e lascia a dir poco perplessi è l’arroganza con cui De Pierro ricorda che le scelte sono in capo all’Amministrazione che “non accetta né inusuali richieste di approfondimenti che addirittura andrebbero a toccare prerogative dirigenziali!”

Premesso che la modestia e la disponibilità al confronto sono ingredienti essenziali di un buon amministratore, forse è necessario ricordare a De Pierro che la richiesta di visione del parere della soprintendenza e di convocazione della conferenza dei servizi è stata condivisa da tutti i componenti della commissione, quindi anche dai consiglieri di maggioranza!

Peraltro non solo la commissione consiliare è la sede idonea per discutere ma, ripeto, il progetto relativo all’Arco Traiano veniva portato all’attenzione della Commissione solo dopo la sua approvazione e la notizia data alla stampa.

Peraltro perché indignarsi tanto se si è certi della bontà del progetto e della regolarità anche formale dell’iter burocratico?

Solo presunzione e arroganza, o anche altro?

Un fatto è certo, e non vi è necessità di essere “esteti” per sostenerlo: l’Arco di Traiano non ha bisogno di orpelli, ma piuttosto di essere preservato, anche dal continuo passaggio e parcheggio delle autovetture, e bene illuminato!

Probabilmente quella esorbitante somma (1.800.000 Euro!) poteva essere investita diversamente, ma, si sa….le scelte stanno “in capo all’Amministrazione”.

La critica, il suggerimento, la verifica, e gli accertamenti restano, però, in capo all’opposizione, e anche in capo ai cittadini!

Nonostante il parere contrario e l’indignazione del Vice Sindaco!”