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Pietrelcina (Bn) – “E’ stato un gol liberatorio, non tanto dal punto di vista personale, ma soprattutto per la squadra. Ho avvertito delle sensazioni indescrivibili, è stato tutto molto bello. Segnare la rete decisiva e ricevere l’abbraccio da parte di tutti i compagni sono emozioni che non si possono spiegare”. In effetti, Luca Fuccillo, goleador di uno Sporting Pietrelcina che naviga in zona tranquilla della classifica nel girone B di Prima categoria, con la sua zampata a una manciata di minuti dal fischio finale, ha fatto esplodere di gioia il comunale del paese di San Pio. Domenica scorsa, infatti, la formazione di mister Catullo ha vinto al fotofinish il derby sannita contro i ‘cugini’ del Castelpoto. “Ci voleva una vittoria e credo che sia arrivata nel momento opportuno. Vincere un derby è sempre piacevole, abbiamo dato un calcio alla tanta sfortuna che in questa stagione ha notevolmente condizionato il nostro cammino. Spero che questo successo possa rappresentare una svolta sotto il profilo del morale, in modo tale da poter vivere un finale di stagione esaltante”. Discorso che non fa una grinza, considerando che lo Sporting Pietrelcina veniva da due pareggi (Paolisi e Vitulano) e tre sconfitte di fila. “Abbiamo attraversato un periodo davvero buio – dichiara Fuccillo, ma non ci siamo mai scoraggiati, anzi abbiamo sempre lavorato seguendo un’unica direzione. Gli infortuni a catena ci hanno condizionato in modo negativo, ma la nostra fortuna è stata quella di avere un tecnico come mister Catullo, grande conoscitore della materia e persona corretta, il quale, malgrado i risultati non erano dalla sua parte, ci ha sempre trasmesso la sua esperienza e la sua professionalità per affrontare determinate situazioni. Ora dobbiamo soltanto portare a termine questo campionato nei migliori dei modi. I play off? Non vogliamo illuderci, considerando che ci sono sette punti di distanza e sei gare alla fine. Possiamo dire che ormai si tratta di un obiettivo quasi irraggiungibile, anche se la matematica ci fa ancora sperare. Ed è un peccato perché Pietrelcina è una piazza che merita molto di più di una salvezza, avendo sia una società solida e seria, che un allenatore preparato, a mio avviso un lusso per la categoria”.