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Continua il botta e risposta nel ventre del partito salviniano di Benevento. Dopo il documento contro il coordinatore provinciale Luca Ricciardi, è stata ferma la posizione dell’onorevole Cantalamessa su “Il Mattino” a difesa di Ricciardi. Ma non finisce qui, anzi ci giunge una nuova missiva da parte dei dissidenti:

“Vogliamo e sentiamo il dovere di smentire le bugie di un coordinamento farlocco. Il Cantalamessa definisce i militanti e neo iscritti al partito come persone da non prendere in considerazione e quindi da non rispondere nemmeno alle domande che gli sono state poste nella lettera a lui indirizzata, però al tempo stesso nomina coordinatore provinciale di Benevento una persona completamente estranea al partito senza nessuna militanza ne iscrizione. Questo è un chiaro segnale che il coordinatore è abituato a comandare e non ascoltare nessuno, facendo del partito una proprietà privata, ma gli iscritti non sono un gregge, ma individui pensanti che sanno confrontarsi sul territorio con chiunque.

Il Cantalamessa parla di “presunti militanti”, non conoscendo nemmeno gli iscritti del partito. Il giorno dell’incontro avvenuto nel foyer del teatro San Marco di Benevento, dove è stata stilata e sottoscritta la lettera erano presenti iscritti storici, neo iscritti, militanti e simpatizzanti della Lega Salvini premier di Benevento e provincia, lo fa da testimone la presenza a tale incontro di Nicola Santamaria iscritto al partito dal 1995 il quale dichiara: “Trovo simpatiche le baggianate in riferimento ai “presunti militanti”, probabilmente il territorio si menziona ma non si vive. In riferimento alla conferenza stampa della Lega Benevento dello scorso primo dicembre, l’On. Gianluca Cantalamessa asseriva che lui avesse portato la Lega in Campania nel 2014. Errore grossolano, la Lega in Campania è stata costituita da diversi beneventani, me compreso, già a partire dal 1992. All’epoca venne ad inaugurare la sede beneventana a via Annunziata 159, Oreste Rossi, grande rappresentante della Lega Piemonte. Invito ad una maggiore attenzione, seguita dal dovuto rispetto, per chi ha creduto nella Lega già negli anni 90′. Pretendo maggiore considerazione per i tanti militanti e simpatizzanti, avversi alle scelte calate dall’alto, che con passione gratuita portano avanti le idee leghiste. Mi chiedo se l’on. Gianluca Cantalamessa fosse a conoscenza di tutto ciò e della critica situazione della Lega nel Sannio. Concludo ribadendo che Benevento non è provincia di Napoli”.

 

Smentiamo inoltre anche Stefano D’Agostino che involontariamente smentisce se stesso dichiarando di non sapere nulla ad un iscritto dal 1995, riguardo poi a quelli che definisce i “posti al sole” noi siamo abituati a guadagnarceli con i consensi e non con le investiture calate dall’alto all’interno del “cerchio magico regionale”, noi vogliamo che le scelte delle nostre rappresentanze territoriali siano condivise dal gruppo, fatte con principio di democraticità, di militanza e di competenza, gli incarichi devono essere conquistati con i consensi”.